I maggiori 100 fallimenti in campo tecnologico dal 2011

Valentine Milner
Ultimo aggiornamento da Valentine Milner il Giugno 30, 2022

Google ha finalmente annunciato la chiusura di Google Plus, il suo fallito tentativo di competere con Facebook. Questo ci ha fatto pensare ad alcuni degli altri grandi fallimenti tecnologici avvenuti negli ultimi anni.

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Ebbene sì, sono molti i prodotti, le aziende e le tecnologie che abbiamo visto scomparire “drammaticamente”.

In questo articolo, ti esporremo tutti i grandi insuccessi tecnologici della storia, in ordine di “inutilità”. Dai un’occhiata!

I maggiori fallimenti degli smartphone fino ad oggi

Nel mondo attuale, gli smartphone sono diventati uno dei gadget più popolari, particolarmente apprezzati per l’enorme quantità di funzioni che offrono. Purtroppo, allo stesso tempo, sono diventati un terreno fertile per i più grandi fiaschi tecnologici dell’ultimo decennio. Ecco alcuni dei casi più gravi che hanno attirato la nostra attenzione:

1 Windows Phone

Windows Phone
Il prodotto Microsoft Windows 10 Mobile, o in generale Windows Phone, è stato in grado di “sopravvivere” per un buon numero di anni, prima di essere rimosso dal mercato nel 2017. Se da un lato la piattaforma Windows Mobile era una buona idea, e su alcuni telefoni Lumia funzionava piuttosto bene, l’azienda ha lottato duramente per sottrarre utenti ad iOS e al sempre più popolare Android.

Tuttavia, offrendo agli sviluppatori di app un supporto debole, se non addirittura nullo, ne è risultata una carenza di funzionalità degne di nota, rendendo così impossibile a Microsoft la conquista del settore mobile. Ecco perché nel luglio 2017, 3 anni dopo l’introduzione di Windows 8, la società ha definitivamente abbandonato il supporto per Windows Phone.

2 Blackberry Storm

Blackberry Storm
Dopo l’uscita dell’iPhone, il leader del settore smartphone di allora, vale a dire Blackberry, ha fatto muro contro l’introduzione del touchscreen sui telefoni. Per quale motivo? Ebbene, affermavano che gli utenti vorranno sempre usare una tastiera fisica. Così, quando la gente ha iniziato ad acquistare i dispositivi iPhone e Android, Blackberry ha lanciato un telefono dotato sia di touchscreen che di tastiera, chiamandolo Blackberry Storm.

Tuttavia, nonostante un nome tanto intrigante, questo sistema così strano si è rivelato un enorme insuccesso. L’azienda ha dovuto provvedere alla sostituzione di quasi 1 milione di dispositivi dopo la vendita, subendo perdite per almeno 500 milioni di dollari. Poi la sua quota di mercato ha continuato a diminuire sempre più, con il risultato finale che Blackberry smise di fare questi telefoni!

3 Amazon Fire Phone

Amazons Fire Phone
Dopo il successo dei tablet Kindle Fire, Amazon aveva pensato di fare il bis con il suo Fire Phone. Tuttavia, proprio come Windows, non è riuscita a far colpo sugli utenti mobile, già soddisfatti con i loro Android e iPhone. Amazon ha cercato di risolvere la situazione abbassando i prezzi, ma neppure questa strategia ha funzionato. Alla fine, dopo una serie di perdite, nel 2015 ha deciso di abbandonare questo mercato.

4 Samsung Galaxy Note 7

Samsung’s Galaxy Note 7
Eccoci a quello che è probabilmente il più grave fallimento tecnologico del settore smartphone degli anni recenti. Inizialmente questo modello aveva ricevuto una buona accoglienza, tuttavia dei dispositivi hanno iniziato ad esplodere a causa di batterie difettose.

A quel punto, Samsung ha dovuto richiamare milioni di esemplari, arrivando in seguito a cancellare l’intera linea. Nonostante questa enorme battuta d’arresto, la domanda iniziale per il successivo Galaxy S8 è stata piuttosto forte, a dimostrazione che il brand non è risultato troppo intaccato dalle conseguenze dello scandalo S7.

Gravi insuccessi dei sistemi operativi

Negli ultimi anni abbiamo avuto modo di usare diversi sistemi operativi: mentre alcuni ci hanno aiutato a lavorare in maniera efficiente, altri si sono rivelati una vera delusione. Ecco le versioni che si sono dimostrate lente, fiacche, mosce o piene di bug.

5 Windows Vista

Windows Vista
L’ultimo flop di casa Windows: anche se è stato il primo sistema operativo ad implementare l’interfaccia desktop tuttora in uso su Windows, si è poi fatto estremamente lento, presentando anche diversi problemi di compatibilità dal lato hardware. Questo ha costretto molte persone a tornare all’affidabile Windows XP, oppure a scommettere sul successivo Windows 7, introdotto dopo neanche due anni dall’uscita di Vista.

6 Windows ME

Windows ME
Dopo il rilascio di Windows 2000, nel corso dello stesso anno Microsoft ha sentito il bisogno di rilasciare la versione Windows ME, che alla fine purtroppo si è fatta instabile, lenta e buggata. La situazione era talmente grave che dopo soltanto un anno è stata tolta dal mercato.

7 JavaOS

JavaOS
IBM e Sun avevano fatto squadra per realizzare il sistema operativo Java per sistemi embedded. Fin dall’inizio, si è rivelata una pessima idea. Tra i molti difetti di questo sistema operativo, il suo linguaggio era così moscio che alla fine, dopo soli tre anni, è stato abbandonato. Nonostante questo, degli sviluppatori open-source lo hanno mantenuto in vita, rilasciando dei sistemi basati su Java come JX e Jnode.

I più grandi flop dei social network

La maggior parte delle persone, specialmente quelle al di sotto dei 35 anni, amano usare i social network. Che si tratti di Twitter, Facebook o Snapchat, è ormai evidente che non possiamo più farne a meno. Comunque sia, per diverse ragioni, alcune piattaforme non sono riuscite ad accaparrarsi o a mantenere un numero di utenti sufficiente per assicurarsi un’esistenza nel lungo periodo.

8 MySpace

MySpace
Dal 2005 al 2008, MySpace è stato il social network più usato al mondo. I fattori che ne hanno determinato il crollo possono essere vari, ma a giocare un buon ruolo è stata l’ascesa al trono di Facebook.

MySpace ha poi tentato un grande ritorno nel 2010, ma era troppo tardi e aveva poca spinta per tornare in auge, fallendo nel tentativo di incrementare lo zoccolo duro della sua base utenti. Inoltre, l’aspetto del sito sembrava sempre più datato e non offriva funzionalità, contatti e usabilità al pari di Facebook.

9 Google Plus

Google Plus
Google cercava di creare da anni un social network in grado di giocarsela con Facebook. Infine, lanciò Google +, che invece di riuscire nell’impresa ha lasciato tutti incredibilmente delusi.

Principalmente, ha fallito perché le persone non possono smettere così facilmente di usare i propri siti social preferiti. Anche se si trattava di una versione migliore di Facebook, succedeva che gli utenti continuavano ad essere aggiunti a degli eventi soltanto perché avevano citato uno specifico argomento. Questo risultò alquanto fastidioso e inopportuno per individui già abituati ad usare altre piattaforme più “semplici”.

I maggiori insuccessi dei dispositivi smart

Lo sviluppo degli apparecchi cosiddetti “intelligenti” punta a facilitarci la vita, aiutandoci a svolgere molte cose in modo più rapido ed efficiente. Tuttavia, se da un lato sono usciti dei dispositivi dalle capacità notevoli, ne abbiamo visti anche degli altri che, seppur promettenti, non si sono rivelati all’altezza delle aspettative. Fra questi troviamo:

10 L’HD DVD

HD DVD
Nel 2002, NEC e Toshiba hanno lanciato l’HD DVD come formato migliorato e ad alta capacità per i DVD. L’unico loro problema è stato che, allo stesso tempo, Sony, in collaborazione con altri importanti player dell’elettronica, ha lanciato il Blu-Ray, che ha mosso subito grande concorrenza all’HD DVD.

Avendo i propri studi cinematografici è un’ampia serie di partnership nel settore media, Sony è stata in grado di persuadere altri studi leader a creare i propri film in Blu-Ray. Nel 2008, il supporto per il formato HD DVD era già stato ritirato, con Toshiba affondata da perdite per oltre 1 miliardo di dollari.

11 Google Glass

Google Glass
Nel 2013, Google ha introdotto Glass con un programma di rilascio limitato chiamato “Explorer”. L’anno successivo, l’azienda ha iniziato ad offrire al pubblico statunitense questo dispositivo di realtà aumentata. Anche se il prezzo iniziale era alto, Google aveva in programma di abbassarlo per il lancio commerciale a livello mondiale.

Gran parte degli appassionati di tecnologia l’aveva definita come la prossima grande piattaforma informatica. Purtroppo, però, Google non aveva considerato le diverse questioni di privacy derivanti dal fatto di piazzare delle telecamere sui volti delle persone.

Tante aziende hanno vietato l’uso di questa tecnologia nei propri stabilimenti, mentre molti consumatori non apprezzavano affatto il loro costo elevato e il design in qualche modo imbarazzante. Alla fine, nel 2015 Google ha chiuso il progetto Glass, promettendo però di lanciarne una versione di nuova generazione in futuro!

I fallimenti della tecnologia Apple che hanno sconvolto il mondo

12 Apple 111

Questo computer era talmente pessimo che Apple ha dovuto sostituirne tutti i 14.000 esemplari, dopo le continue lamentele dei consumatori dovute alle scarse prestazioni.

13 Apple Lisa

L’azienda ha introdotto Apple Lisa per sostituire il fallito Apple 111, ma era troppo costoso in un momento in cui i computer basati su Macintosh e IBM risultavano più buon mercato.

14 Apple Newton

Ecco un dispositivo Apple che si mostrava piuttosto promettente, ma che a causa di funzioni difettose e prezzi eccessivi si è reso alquanto impopolare fra il pubblico.

15 Pippin

Questo computer o console di gioco ha fatto la sua comparsa in un momento in cui Apple stava attraversando il suo momento peggiore, tanto a livello finanziario quanto creativo. Tuttavia, nonostante Pippin fosse dotato di alcune delle caratteristiche più innovative di quel periodo, era troppo caro e presentava vari problemi.

16 Copland

Lo sviluppo di Copland è stato piuttosto incostante: la sua retrocompatibilità non ha funzionato granché e i suoi primi test davano solo bug.

17 Mouse USB Apple

Anche se questo mouse aveva la tipica eleganza Apple, era difficile da maneggiare, aveva un pulsante impreciso e nessuno capiva in che direzione puntasse.

18 Power Mac G4 Cube

Ecco un altro prodotto Apple semplicemente troppo costoso per i consumatori, oltre al fatto che presentava enormi problemi di qualità.

19 iPod Hi-Fi

Un altro dispositivo molto promettente che non è riuscito a dimostrarsi all’altezza delle aspettative del pubblico. Le frequenze sonore fangose, la mancanza di funzioni di base come una radio integrata e i prezzi elevati hanno portato alla sua rimozione dal mercato a solo un anno e mezzo dal lancio.

20 Apple TV

Anche se le opinioni in merito all’Apple TV possono essere differenti, una cosa è certa: il suo spazio su disco limitato (solo 40GB) e il prezzo elevato non vanno granché bene ai consumatori.

21 iCloud

Questo servizio cloud è entrato in grave difficoltà quando tutte le foto private dei suoi utenti sono finite liberamente online.

I più grandi fiaschi tecnologici del 2017

22 Notizie false da Twitter

Per non perdere il passo con altri social network, Twitter è stato usato per diffondere notizie cariche d’odio tramite l’account del Presidente Trump, il cui valore di mercato è stimato in 2 miliardi di dollari.

23 Juicero

Potenzialmente, questa tecnologia sviluppata da Doug Evans sembrava notevole, ma alla fine non faceva altro che spremere della frutta per ottenerne il succo, qualcosa che si può fare rapidamente anche a mano.

24 KnightscopeK5

Si tratta di un robot progettato per scoraggiare i crimini, grazie alla sua corposa dotazione di telecamere; tuttavia, le persone non si sentivano a proprio agio nel condividere gli spazi pubblici con questi coni di sicurezza da oltre 130 kg.

25 Seeso non riesce a competere

La NBCUniversal ha tentato di prender posto sul rivoluzionario treno dello streaming digitale, offrendo oltre 2.000 ore di contenuti nuovi o mai diffusi. Nonostante l’investimento da milioni di dollari e un piano di abbonamento da soli 4 dollari al mese, la piattaforma Seeso è stata chiusa a meno di due anni dal lancio.

26 Oculus Rift VR di Facebook

L’Oculus Rift è stato introdotto con grandi squilli di trombe, ma non si è dimostrato all’altezza delle aspettative. Infatti, ha sofferto il confronto con altri visori per la realtà virtuale nella stessa fascia di prezzo e le vendite sono state molto scarse. Nonostante tutto, il CEO di Facebook spera ancora che nei prossimi anni la situazione subirà una svolta.

27 Google Tango

Questo software ha fallito perché troppo ambizioso, oltre che per la concorrenza agguerrita della tecnologia ARKit di Apple.

28 Snapchat Spectacles

Anche se erano fra i gadget più attesi in campo tecnologico, hanno fallito perché non si potevano condividere dei post direttamente dagli occhiali. Poi, erano anche fin troppo cari!

29 GameStopped

Un’idea lungimirante che doveva rivoluzionare l’industria del gaming ha finito per essere accantonata a causa della potenza limitata.

30 Auricolari wireless Pixel Bud

Questi accessori non erano comodi e offrivano una qualità del suono piuttosto scadente.

31 LeEco

Questa azienda sembrava destinata al trono tecnologico come Netflix, invece delle questioni amministrative l’hanno condotta alla chiusura, con le sue attività rimanenti a tentare di rilanciarsi sotto un altro brand.

32 Essential Phone

Questo dispositivo era partito bene, ma fra i molti ritardi e un incidente in cui ha rilasciato le informazioni relative a 70 clienti, si sta aprendo un percorso verso un possibile baratro.

I maggiori insuccessi tecnologici del 2016

Oltre all’esplosione del Samsung Galaxy Note 7, nel 2016 si sono verificati altri gravi fallimenti in campo tecnologico, fra cui:

33 Richiamo di lavatrici Samsung

Proprio come il Galaxy Note 7, la lavatrice Samsung Washer presentava molti difetti di progettazione, come un problema di vibrazioni talmente forti da farla andare in pezzi, con notevoli rischi per le persone.

34 Il totale fiasco di Virgin Media su internet

Nel 2016, in pieno periodo festivo, gli utenti di Virgin Media sul web hanno sofferto un blackout totale dei servizi, in particolare i residenti della zona sud-occidentale di Londra.

35 Amazon e i motori

Anche se Amazon ci rende la vita più facile consegnandoci prodotti in tempi record, i suoi costi annuali si sono rivelati alquanto elevati nel 2016, soprattutto per la spesa di quasi 250 milioni di dollari su “Grand Tour”, un programma TV di motori condotto dagli ex presentatori di Top Gear.

36 La condivisione dei dati fra WhatsApp e Facebook

Per fornire annunci più pertinenti, WhatsApp aveva annunciato che avrebbe fatto team con Facebook condividendo i dati degli utenti, una notizia in seguito smentita da Facebook stessa per gli enormi problemi che ne sarebbero derivati con l’Unione Europea e l’ICO, l’organismo britannico per la protezione dei dati. WhatsApp, comunque, è stata poi acquistata da Facebook per 19 miliardi di dollari.

37 Il drone GroPro Karma

A due mesi dal lancio, GoPro ha dovuto richiamare questo drone perché molti modelli perdevano energia poco dopo il decollo.

38 La violazione dei dati Equifax

Se esistono società specifiche che dovrebbero investire massicciamente nell’area della sicurezza informatica, le agenzie di controllo dei crediti sono certamente fra queste. Invece, dopo che Equifax ha fallito nel riparare una falla sui propri siti web, gli hacker hanno potuto accedere a nomi, date di nascita, indirizzi e numeri di previdenza sociale di ben 145 milioni di persone.

39 Il doppio hackeraggio di Yahoo!

Sorprendentemente, dal 2014 al 2016 Yahoo! è stato violato diverse volte, con la compromissione dei dati personali di oltre 200 milioni di utenti. Si sono poi trovate evidenze della vendita di alcune di queste informazioni da parte degli hacker sul Dark Web.

40 Aggiornamenti di Windows 10

Dal 2016, Microsoft ha iniziato a forzare gli aggiornamenti usando delle tattiche subdole; questo ha mandato su tutte le furie molte persone, poiché spesso gli update guastavano o rendevano inutilizzabili i computer.

41 Mancanza del jack per le cuffie nell’iPhone 7

Nessuno capisce perché Apple abbia scelto di lanciare un dispositivo senza il jack per le cuffie. Una cosa chiara, però, è il basso livello di vendite ottenuto con tali dispositivi.

42 Gawker

Il blog Gawker è crollato principalmente a causa della filtrazione di un sex tape, oltre che ad altre dispute e controversie legali.

I seri insuccessi tecnologici del 2015

Ecco le maggiori minacce tecnologiche che hanno colpito l’umanità nel 2015. Ad alcune quasi non riuscivamo a crederci.

43 Gli hoverboard

Questo dispositivo è stato uno degli articoli da regalo più caldi del 2015, ma purtroppo, con delle batterie al litio che esplodono, finiva spesso avvolto dalle fiamme.

44 Theranos

Si trattava di una tecnologia che doveva rendere più facili gli esami del sangue estraendone poche gocce, ma dopo le tante questioni riguardanti la precisione dei suoi test, la società ha ritirato il dispositivo.

45 L’uso del carbone

Il carbone è un’innovazione tecnologica che risale alla fine del XIX secolo. Tuttavia, nel 2015, il settore ha dovuto affrontare una forte pressione per il tema delle emissioni di carbonio, considerate dalla scienza come causa di catastrofici cambiamenti climatici.

46 Embrioni umani geneticamente modificati

Dei ricercatori cinesi hanno cercato di generare degli embrioni umani utilizzando il CRISPR, un metodo di modifica dei geni. Tuttavia, fra le scarse conoscenze scientifiche disponibili in materia e il fatto che nessuno dovrebbe “giocare a fare Dio”, il programma è stato investito da una forte pioggia di critiche da parte del pubblico.

47 La scarsa innovazione tecnologica di Yahoo

Abbiamo già visto come Yahoo abbia ferito i propri utenti nel 2016, ma già un anno prima aveva introdotto delle app di messaggistica piene di difetti, tanto che i suoi investitori si sono mossi affinché l’azienda risolvesse al più presto tale situazione imbarazzante.

48 Le registrazioni telefoniche dell’NSA

A prescindere che uno fosse sospettato o meno di attività illecite, l’NSA registrava e archiviava le chiamate telefoniche di milioni di cittadini allo scopo dichiarato di lotta al crimine. Il problema è che si tratta di qualcosa di illegale.

I difetti e i fallimenti tecnologici più importanti del 2014

Il 2014 è stato un altro anno pieno di delusioni tecnologiche. Vediamone alcune!

49 L’esoscheletro EEG

La sfida qui era far rilevare le onde cerebrali da una cuffia EEG posta in testa a una persona. Tuttavia, tali segnali non si sono rivelati abbastanza potenti da muovere un esoscheletro.

50 Heartbleed

Si trattava di un bug presente nei protocolli di molti web server usati dai siti internet per la protezione delle informazioni personali dei propri clienti. Attraverso tale falla, gli hacker sono stati in grado di rubare oltre 4,5 milioni di cartelle cliniche di una delle maggiori catene di ospedali degli Stati Uniti.

51 Aereo

Aereo pareva proprio una brillante idea: per 12 dollari al mese si potevano vedere in streaming i programmi delle principali reti TV americane direttamente su smartphone e tablet, anche on demand. Purtroppo, però, i canali hanno ritenuto che si trattasse di una violazione dei loro diritti d’autore e anche la Corte Suprema degli Stati Uniti ha espresso lo stesso parere.

52 Le cellule STAP

Un team di Harvard e dell’università del Giappone affermavano di poter trasformare delle normali cellule in cellule staminali immergendole nell’acido, ma la cosa si è rivelata falsa.

53 Il gadget per il fitness di Microsoft

Si tratta di un dispositivo che doveva servire a tenere sotto controllo la propria forma fisica, tuttavia è stato farcito di difetti di progettazione, come una batteria di scarsa durata e dei bug di sincronizzazione.

54 Schermi iPhone Sapphire

Apple si è rivolta alla GT Advanced Technologies per creare gli schermi Sapphire per l’iPhone6, poiché dovrebbero offrire prestazioni migliori; tuttavia, questo progetto da 1 miliardo di dollari è fallito perché l’azienda non è stata in grado di rispettare i tempi richiesti.

55 Jelly

Si trattava di un’app che doveva usare luoghi, mappe interattive, foto e persone per fornire risposte a diverse domande, ma purtroppo non si è fatta notare, subendo poi una trasformazione in una cosa diversa.

56 Il difficile inizio di Uber

Anche se adesso la società di ride sharing più nota se la sta cavando bene, nel 2014 il suo futuro era alquanto incerto. I problemi spaziavano dalle aggressioni ai passeggeri ad opera degli stessi autisti, fino ai concorrenti che richiedevano delle corse solo per poi annullarle, senza dimenticare le minacce dirette ai dirigenti delle aziende rivali.

57 I pregiudizi di razza e genere nelle società della Silicon Valley

Una località che ospita importanti industrie tecnologiche come Facebook, Twitter e Google assume solo lavoratori maschi e bianchi, con una piccola percentuale di neri e ispanici.

Gli scioccanti flop tecnologici del 2013

Vuoi sapere quali sono state le tecnologie che si sono rivelate più inefficaci nel 2013? Ecco la nostra selezione dei maggiori fallimenti tecnologici di quell’anno.

58 Healthcare.gov

Questa innovazione ha mostrato una completa mancanza di lungimiranza, non mettendo a disposizione del pubblico i mezzi per valutare le diverse alternative di assicurazione sanitaria. Alla fine, il portale è diventato piuttosto impopolare fra i cittadini statunitensi.

59 Il telefono di Facebook che non funziona

Il primo smartphone di Facebook, prodotto da HTC, inizialmente era un’idea molto intrigante, ma è finito per rivelarsi un disastro totale, soprattutto per l’accesa concorrenza esistente in tale settore.

60 La morte dei feed RSS

La crescita di Facebook e Twitter ha indotto Google a sopprimere il suo servizio Reader nel luglio 2013, ma la cosa non è andata troppo giù ai suoi utenti.

61 Snowden

Edward Snowden rilasciò ai quotidiani Washington Post e Guardian migliaia di informazioni della National Security Agency (NSA), dimostrando come le aziende tecnologiche con sede negli Stati Uniti avessero raccolto illegalmente i dati privati degli utenti.

62 Il tablet Surface RT di Microsoft

L’azienda ha cercato di introdurre questo sviluppo tecnico per migliorare il suo problematico dispositivo ibrido PC/tablet, tuttavia è dovuta incorrere in una svalutazione da 1 miliardo per coprire la mancanza di vendite. Tale innovazione non è andata certo come Microsoft si aspettava.

63 Il lancio del Galaxy S4

Molly Wood ha definito il lancio di questo dispositivo come “scandalosamente sessista e anacronistico” per l’uso di stereotipi offensivi e disegni patetici. Anche se ha fatto registrare buone vendite, ha eroso tutto l’avviamento dell’azienda.

64 Yahoo Mail

Gli utenti di questo servizio e-mail non sono rimasti contenti nel vedersi cambiare d’improvviso le proprie caselle di posta in una specie di copia di Gmail. Oltretutto, pare che alcuni messaggi siano misteriosamente scomparsi.

65 iPhone 7

Anche se l’iPhone 7 aveva alcune caratteristiche sorprendenti e un aspetto ancora più attraente, andava spesso in crash, aveva forti lag e mostrava anche altri difetti.

66 Sabre

Questo sistema di prenotazione di viaggi online ha causato molti ritardi e cancellazioni di voli a milioni di passeggeri, per di più durante il periodo delle vacanze.

67 I problemi tecnici di Walmart

Quando i clienti di Walmart si sono trovati dei computer del valore di 500 dollari in vendita a $8,99, hanno deciso di comprarne il più possibile. Tuttavia, si trattava solo di un malfunzionamento del sistema online.

I dispositivi e le innovazioni tecnologiche meno performanti del 2012

Mentre alcuni pensavano che nel 2012 il mondo sarebbe finito, il settore tech ha assistito ad alcuni dei più grandi fiaschi, fra cui:

68 Apple Maps

Questa app sembrava fantastica, ma poi molti utenti hanno scoperto che non era per nulla efficiente. Ad esempio, a volte il Monumento a Washington appariva come sommerso dalle acque.

69 La IPO di Facebook

La quotazione iniziale in borsa dell’azienda è stata un incredibile successo, tuttavia nel settembre 2012 si era già ridimensionata al di sotto dei 18 dollari per azione.

70 Airtime

Anche se è stato creato da persone che hanno contribuito allo sviluppo di Facebook, questo strumento di web chat ha continuato a bloccarsi con una certa frequenza.

71 Online Coupons

L’intasamento delle caselle di posta degli utenti con offerte inutili e uno scarso ritorno sugli investimenti sono alcune delle principali ragioni che hanno portato questa promettente innovazione tecnologica a subire molte perdite. L’azienda ha persino dovuto licenziare quasi 400 dipendenti.

72 Nexus Q

Ecco un’altra fantastica idea di Google che non è riuscita ad impressionare il pubblico, il quale non capiva di che cosa si trattasse.

73 Gli effetti della legge contro la pirateria online

Questa legge è stata avanzata da dei membri del Congresso americano che volevano fermare la pirateria online chiudendo i siti web che vendevano illegalmente film e musica, così come altri siti di contenuti degli utenti, portando Facebook, Reddit e Google a sospendere le proprie attività nel gennaio 2012 per dimostrare la propria contrarietà a questa proposta.

74 Le app di Social Discovery

Queste applicazioni puntavano a riunire persone con interessi simili, però molti utenti, soprattutto le donne, le trovavano un po’ inquietanti.

75 Color

Si trattava di app che voleva aiutare le persone a condividere le proprie foto con chi ci sta intorno, tuttavia i suoi utenti non riuscivano a trovare qualcuno interessato a tale scambio.

76 Zynga

L’azienda creatrice di tanti giochi social ha annunciato che avrebbe licenziato quasi il 5% dei suoi dipendenti nel 2012 e successivamente ha chiuso i propri studi situati a Boston, in Inghilterra e in Giappone.

15 enormi insuccessi tecnologici del 2011

La nostra lista di dispositivi che hanno fatto flop nel 2011 è piena di prodotti e funzionalità uscite tra novembre 2010 e dicembre 2011. Dai un’occhiata!

77 The Daily

Ecco un’altra innovazione che ha sofferto per le grandi attese che le si erano generate intorno. Si trattava di un giornale disponibile solo per iPad e che doveva rappresentare il futuro della tecnologia, ma purtroppo così non è mai avvenuto.

78 L’app mobile di Gmail per iPhone

Google aveva rilasciato un’applicazione penosa, talmente buggata che alla fine le hanno dovuto staccare la spina.

79 Il computer portatile Motorola Atrix

Considerato troppo “oltre” la sua epoca, questo telefono Android era stato progettato per alimentare i computer portatili, ma ha fallito miseramente.

80 Il Palm Veer

Questo telefono touchpad chiamato Veer era davvero troppo piccolo, qualcosa che molti appassionati di smartphone non apprezzano affatto.

81 Facebook Deals

Facebook pensava di poter saltare sul carro di LivingSocial e Groupon proponendo le sue offerte tech, ma poi ha soppresso il progetto dopo una serie di vendite terribili.

82 Jawbone Up

Un gadget in grado di dirti tutto circa il tuo stato di salute sembra piuttosto interessante, vero? Beh, il difetto è che era piuttosto fragile e poteva rompersi facilmente.

83 Google Chromebooks

Un’applicazione web-based e leggera, ma piuttosto costosa ed inefficiente.

84 La #dickbar di Twitter

Twitter ha cercato di forzare dei contenuti spazzatura direttamente nel campo visivo degli utenti attraverso la #dickbar. Tale tattica non ha ricevuto una buona accoglienza e il social network ha fatto rapidamente marcia indietro.

85 Il sistema e-mail di Facebook

Questo servizio non ha fatto granché di ciò a cui era destinato: non ci ha indotti ad accantonare le tipiche e-mail, come neanche ha trasformato il mondo della messaggistica. Non se n’è più sentito parlare molto.

86 Il Motorola Xoom

Altro non è che un ulteriore tablet che, dopo l’enorme clamore e le aspettative generate da Motorola e Google, si è rivelato un fallimento alla prova delle vendite.

87 HP TouchPad

È interessante notare che, a sole sette settimane dal lancio di questo tablet computer, HP ne ha annunciato l’interruzione della produzione.

88 Qwikster di Netflix

Quando Netflix decise di offrire servizi DVD attraverso Qwikster, l’idea è stata molto ridicolizzata e, alla fine, l’azienda tornò sui propri passi.

89 Il BlackBerry PlayBook

Questo è stato probabilmente il più grande flop del 2011, in quanto incapace di competere con Amazon, Android o Apple.

Le VPN difettose da evitare!

Chiudiamo il nostro elenco con alcune fra le VPN che si sono dimostrate un fallimento tecnologico. In teoria, dovrebbero avere lo scopo di proteggere la nostra privacy per farci accedere a siti soggetti a restrizioni, nascondendo o modificando il nostro indirizzo IP. Dovrebbero anche mantenere private le nostre attività online, ma purtroppo alcune hanno fallito miseramente. Ecco quali sono:

90 Hola

Questa VPN trasformava i PC della maggior parte degli utenti in qualcosa che possiamo definire come “nodi di uscita” e vendeva la larghezza di banda a terze parti.

91 HotSpot Shield

Questo software intercettava il traffico per poi reindirizzarlo verso dei siti partner, in particolar modo verso pubblicità.

92 Facebook Onavo VPN

Un software che raccoglie i dati di traffico per migliorare i prodotti e i servizi di Facebook e l’esperienza dell’utente.

93 La VPN gratuita di Opera

Non si tratta di una “normale” VPN, ma di un proxy web che raccoglie i dati e li mette a disposizione di terzi.

94 VPNSecure

Gli IP e i DNS leak non sono cose inconsuete con VPNSecure. Pertanto, se si desidera una privacy online totale, si dovrebbe stare alla large da questo servizio.

95 Zenmate

Dopo aver effettuato dei test approfonditi, abbiamo scoperto che questa VPN è soggetta ad IP leak, oltre a rispondere piuttosto lentamente di fronte a tale evidenza.

96 SuperVPN

Questa è probabilmente la VPN più colpita da malware che abbiamo mai visto. Infatti, ne abbiamo rilevati almeno 13 casi, ad esempio dei Trojan.

97 Betternet

Il codice software di questa VPN include 14 diverse librerie di tracking di terze parti, e oltretutto nei termini e condizioni dichiarano di avere il diritto di vendere tutte o parte delle informazioni derivanti dai log degli utenti.

98 HatVPN

Questo software è infetto da quasi 10 malware, che molti utenti non sono in grado di rilevare fino a quando poi non è troppo tardi.

99 La VPN One Click

Un’altra innovazione tecnologica difettosa della nostra lunga lista, poiché difficilmente cripta il traffico degli utenti ed è anche piena zeppa di virus. Già, non è per niente uno strumento di sicurezza.

100 Cross VPN

Nel codice di questa VPN hanno trovato ben 11 casi di malware, in larga parte Trojan.

Conclusione

In questo elenco abbiamo voluto presentarti tanti dispositivi e software con cui dovresti mostrare molta cautela, perché alla fine ti andranno quasi certamente a deludere. Anche se alcuni hanno gradualmente migliorato i propri servizi, risultano ancora abbastanza inaffidabili ed inefficienti.

Se ti è capitato di imbatterti in uno qualsiasi di questi fiaschi tecnologici, ci dispiace per le sofferenze che hai dovuto patire. Ci auguriamo che gli anni a venire ci portino delle innovazioni accettabili dal pubblico in quanto ad elevate prestazioni, durata ed efficacia.

Recensiamo i fornitori sulla base di ricerche e test rigorosi, ma teniamo conto anche del tuo feedback e della nostra commissione di affiliazione con i fornitori, alcuni dei quali sono di proprietà della nostra capogruppo. Per saperne di più

Wizcase ha aperto le porte nel 2018 come sito indipendente per la recensione dei servizi VPN e temi legati alla privacy. Il nostro team è composto da centinaia di ricercatori, scrittori e tester in ambito di cybersecurity e continua tutt’oggi ad aiutare i lettori a lottare per la propria libertà online, ora in partnership con Kape Technologies PLC, società che possiede anche le seguenti VPN: ExpressVPN, CyberGhost, Intego e Private Internet Access, tutti servizi che è possibile trovare in recensioni e confronti su questo sito. Le recensioni presenti su Wizcase si ritengono accurate alla data di pubblicazione di ciascun articolo. Sono inoltre redatte secondo i nostri rigorosi standard che danno priorità a un esame indipendente, professionale e onesto da parte del recensore, tenendo conto delle capacità e qualità tecniche di ogni prodotto, insieme al relativo valore commerciale per gli utenti. Le graduatorie e le recensioni che pubblichiamo possono inoltre prendere in considerazione la sopraindicata appartenenza a una medesima società, oltre che le commissioni di affiliazione che guadagniamo per acquisti effettuati attraverso i link presenti sul nostro sito. Non realizziamo recensioni di tutti i provider di VPN esistenti e ogni informazione è da ritenersi accurata alla data di pubblicazione di ciascun articolo.

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