Meta annuncia la fine del programma di verifica dei fatti

La CEO di Meta, Mark Zuckerberg, ha annunciato questo martedì che l’azienda interromperà il suo programma di fact-checking – fornito da terze parti – sulle sue piattaforme Facebook, Instagram e Threads.

Attraverso un video su Instagram, Zuckerberg ha spiegato che questa decisione è stata presa per “ripristinare la libera espressione” e che invece di fare affidamento sui fact-checkers, la piattaforma si affiderà ai criteri degli utenti attraverso una funzionalità simile a “Note della Comunità”, un sistema collaborativo utilizzato dalla piattaforma di social media X in cui gli utenti forniscono contesto.

“È tempo di tornare alle nostre radici riguardo la libera espressione”, ha detto Zuckerberg nell’annuncio video.
“Voglio assicurarmi che le persone possano condividere le loro convinzioni ed esperienze sulle nostre piattaforme.”

Zuckerberg ha aggiunto che il sistema di moderazione dei contenuti ha commesso molti errori, ha aumentato la censura, e che i terzi incaricati di monitorare le informazioni erano “troppo politicizzati”.

Gli analisti e molteplici pubblicazioni hanno considerato la decisione come una risposta in linea con l’imminente amministrazione di Donald Trump. Nel 2024, Trump ha minacciato Zuckerberg di imprigionamento a vita e lo ha accusato di cospirazione contro di lui nel 2020. Entrambi sembrano aver ripristinato la relazione e Zuckerberg ha donato 1 milione di dollari al fondo per l’inaugurazione di Trump a dicembre.

Secondo CNBC, Trump ha anche espresso la sua soddisfazione per la rimozione del programma di verifica dei fatti. “Onestamente, penso che abbiano fatto molta strada – Meta”, ha detto Trump in un comunicato stampa questo martedì. Quando gli è stato chiesto se questa decisione è stata presa dopo la sua minaccia, ha risposto “Probabilmente”.

La versione di Meta delle “Note Comunitarie” inizierà a essere distribuita nei prossimi mesi negli Stati Uniti.