ISP Throttling: cos’è e come sapere se ti limitano la velocità?

Tempo di lettura: 16 Min.

  • Sayb Saad

    Scritto da Sayb Saad Specialista di sicurezza informatica

  • Luca Sanguineti

    Tradotto da Luca Sanguineti Traduttore e correttore di bozze

L’ISP throttling si verifica quando il tuo fornitore di servizi internet (ISP) rallenta deliberatamente la velocità della tua connessione. Accade spesso per ridurre la congestione della rete, imporre un tetto massimo di dati o limitare attività come lo streaming o l’uso di torrent. In questo modo riducono la qualità della tua navigazione, causano buffering o rallentano in modo frustrante i download.

Potresti essere vittima di tali limitazioni se la tua connessione internet risulta insolitamente lenta in precisi momenti o per certe attività. I fornitori possono rilevare e ridurre determinati tipi di traffico, come lo streaming video, per risparmiare larghezza di banda. Capire come funziona il throttling ti potrà aiutare a identificarlo e a prendere provvedimenti per ristabilire la tua velocità. Nota del redattore: diamo valore al rapporto con i nostri lettori e ci adoperiamo per guadagnarci la tua fiducia attraverso la trasparenza e l’integrità. Facciamo parte dello stesso gruppo societario che possiede alcuni dei prodotti leader di settore recensiti su questo sito: Intego, CyberGhost, ExpressVPN e Private Internet Access. Questo, però, non influenza il nostro processo di valutazione perché ci atteniamo a una rigorosa metodologia di verifica.

In sintesi: cos’è l’ISP Throttling?

Secondo i fornitori di servizi internet, il throttling aiuta a mantenere stabile la rete, ma spesso avviene a tue spese. Potresti notare lentezza eccessiva nei download, riduzione della qualità dello streaming o rallentamenti durante i giochi. Può dipendere dal tuo consumo di banda e di dati, dall’ora del giorno o dal tipo di attività online. In ogni caso, finisci sempre per ritrovarti con una velocità inferiore a quella per cui paghi.

Le limitazioni possono assumere diverse forme. Con il throttling basato sui dati, la tua velocità diminuisce dopo aver raggiunto un certo limite di consumo. Quello basato sul tempo si verifica nelle ore di punta, quando molte persone sono online. La strozzatura basata sull’attività si rivolge a utilizzi specifici come streaming, gaming o uso di torrent. In tutte queste circostanze, gli ISP utilizzano la tecnologia per rilevare il traffico e applicare i limiti di velocità.

Perché gli ISP limitano la tua connessione?

I fornitori di servizi internet limitano la tua connessione per garantire il corretto funzionamento delle loro reti. A volte rallentano alcuni utenti per evitare abusi, come download eccessivi o attività illegali. Ecco alcuni motivi comuni per cui gli ISP rallentano le connessioni:

  • Riduzione della congestione di rete – Durante le ore di punta, gli ISP rallentano gli utenti che consumano maggiormente per mantenere stabile la rete. In questo modo viene evitato il sovraffollamento, ma potrai ritrovarti con una velocità inferiore negli orari di punta.
  • Applicazione dei limiti di dati – Se il tuo piano prevede un limite di dati, gli ISP possono bloccare la tua connessione quando lo superi. In questo modo ti spingono a passare a un piano più costoso o a utilizzare meno dati.
  • Privilegiare determinate attività – Gli ISP rallentano spesso le attività ad alta larghezza di banda, come streaming o gaming. In questo modo garantiscono agli altri utenti una larghezza di banda sufficiente, ma al costo di interrompere le tue attività preferite.
  • Gestione del traffico per una maggiore efficienza – Alcuni tipi di dati, come i trasferimenti peer-to-peer, vengono spesso limitati per liberare larghezza di banda per le attività quotidiane. In questo modo gli ISP riescono a mantenere più efficienti le prestazioni complessive.

I diversi tipi di throttling

Gli ISP impiegano diversi metodi per rallentare la tua connessione a internet, in funzione della situazione e dei loro obiettivi. Comprenderli ti potrà aiutare a capire perché la tua velocità diminuisce e quando accade. Ecco i principali tipi di strozzatura di cui dovresti essere a conoscenza:

  • Limitazione della larghezza di banda – È il caso in cui il tuo ISP rallenta la connessione per controllare il traffico complessivo nella loro rete. Spesso avviene durante le ore di punta per evitare sovraccarichi della rete. Anche se la maggior parte degli utenti non noterà differenze, potrai ritrovarti ad affrontare velocità ridotte.
    Screenshot delle attività del task manager e della quantità di larghezza di banda di rete che stanno consumando
  • Strozzatura dei dati – Se il tuo piano prevede un tetto massimo di dati, il tuo ISP potrebbe ridurre la velocità una volta raggiunto tale limite. Si tratta di un modo per incoraggiarti a rispettare il limite o a passare a un piano più costoso. Quando si raggiunge tale limite, solitamente la velocità verrà ridotta per il resto del ciclo di fatturazione.
  • Blocco di protocolli specifici – Mirato a prevenire determinate attività online, come la condivisione di file peer-to-peer o lo streaming video. I fornitori di servizi internet intervengono per evitare l’assorbimento di risorse da parte di queste attività ad alta larghezza di banda, ma potresti sentirti infastidito se le tue attività preferite ne risentono.
  • Limitazione delle applicazioni – Gli ISP in alcuni casi rallentano app o servizi specifici, come Netflix o YouTube. In questo modo queste piattaforme ad alto consumo di dati non sovraccaricano la rete. Ma purtroppo significa anche buffering o qualità ridotta quando cerchi di riprodurre contenuti in streaming.
  • Blocco per dispositivi specifici – Il tuo ISP potrebbe effettuare il controllo in base al tipo di dispositivo utilizzato, come smartphone, portatile o console di gioco. Di solito questo avviene per gestire le risorse di rete o per imporre determinati limiti a certi dispositivi.
  • Strozzatura basata sul tempo – Avviene in determinate ore del giorno, di solito quando la rete è più trafficata. Rallentando alcuni utenti o attività, gli ISP cercano di garantire a tutti una connessione stabile durante le ore di punta.
  • Blocco delle porte – Gli ISP possono bloccare porte specifiche per limitare alcuni servizi, come VoIP o gaming. Le porte sono come un percorso per i dati e il loro blocco aiuta gli ISP a gestire il traffico. In questo modo potresti però trovarti nell’impossibilità di utilizzare completamente alcune app o funzionalità.

Come capire se la tua rete è soggetta a limitazioni

Controlla la tua velocità di internet

Esegui test di velocità mediante strumenti come Speedtest di Ookla in diversi momenti della giornata. Assicurati di non utilizzare altri dispositivi durante il test. Confronta quindi i risultati con le velocità previste dal tuo piano. Se le prestazioni sono nettamente inferiori a quelle previste dal piano, la causa potrebbe essere il throttling.

Per garantire una maggiore precisione, utilizza una connessione cablata direttamente al tuo router o modem durante il test. In questo modo eviterai problemi come la debolezza del segnale WiFi. Prova a eseguire i test durante le ore di punta, come la sera, e durante le ore di minor traffico, come la mattina presto. Se la tua velocità cala durante le ore di punta e migliora nelle altre, è un chiaro segno dell’intenzione del tuo ISP di rallentare la tua velocità.

Potrai anche utilizzare app o software per monitorare la tua velocità e larghezza di banda nell’arco del tempo. Questi strumenti ti aiutano a evidenziare alcuni modelli e a capire se la riduzione della velocità si verifica in momenti specifici o con determinate attività. Tenendo traccia delle tue velocità, saprai se il tuo fornitore di servizi internet sta erogando il servizio per il quale stai pagando, oppure se sta rallentando la tua connessione.

Verifica la presenza di porte bloccate

Le porte sono come canali destinati a indirizzare il traffico internet verso l’app corretta sul tuo dispositivo. Ogni porta è caratterizzata da un numero e da un utilizzo specifico. Per esempio, la porta 80 gestisce il traffico HTTP (navigazione web), mentre la porta 443 è per HTTPS (navigazione web sicura con dati crittografati). Se una porta risulta bloccata, potrebbero verificarsi problemi perché i dati non raggiungeranno l’app a cui sono destinati.

Per verificare se una porta è bloccata, potrai utilizzare strumenti come Port Checker o CanYouSeeMe. Questi strumenti verificano se una porta specifica è aperta e accessibile. Se desideri un’indagine più approfondita, prova Nmap, uno strumento capace di mostrare informazioni dettagliate sulle porte della tua rete. Tieni presente che Nmap presuppone un certo livello di conoscenze tecniche e può richiedere autorizzazioni specifiche per essere utilizzato in determinati luoghi.

Screenshot dello strumento Port Checker che mostra la porta numero 443 come chiusa.

Alcune VPN dispongono della funzionalità di port-forwarding per aggirare le porte bloccate e consentire il traffico in entrata

Le porte bloccate possono dipendere dal tuo ISP, dal tuo router o dalle impostazioni del firewall. Individuare le porte bloccate aiuta a identificare il problema. Potrai quindi correggere le regole del tuo firewall o attivare il port forwarding, per indirizzare il traffico attraverso le porte aperte – opzione disponibile nelle impostazioni del tuo router.

Confrontare le velocità con una VPN

Gli ISP rallentano in alcuni casi attività specifiche, come lo streaming o il download, tracciando l’utilizzo dei tuoi dati. Una VPN cripta il tuo traffico e nasconde il tuo indirizzo IP, rendendo più difficile per il tuo fornitore di servizi internet visualizzare le tue attività. Se la velocità risulta più elevata con una VPN, è un chiaro segno del rallentamento da parte del tuo ISP.

Per verificarlo, esegui innanzitutto un test di velocità senza VPN avvalendoti di uno strumento come Speedtest di Ookla. Annota le velocità di download e upload. Collegati poi a una VPN ed esegui nuovamente il test nelle stesse condizioni. Se la VPN fornisce velocità migliori, il tuo ISP sta probabilmente limitando determinati tipi di traffico.

Prestazioni specifiche delle attività

In certi casi il throttling non compromette la tua connessione in generale, ma soltanto attività specifiche come streaming, gaming o download. Potresti notare un costante buffering su Netflix, anche se la navigazione funziona bene, o un rallentamento dei giochi online, anche se la velocità della tua connessione sembra elevata. Gli ISP agiscono in questo modo per risparmiare larghezza di banda o per dare priorità ad alcuni tipi di traffico rispetto ad altri.

Inizia con lo streaming – prova a guardare video su piattaforme come Netflix o YouTube e verifica la presenza di buffer o di cali di qualità. Per il gaming, presta attenzione ai rallentamenti o all’elevata latenza durante il gioco. Se il download di file è insolitamente lento, confrontalo con altre attività. Se un’attività presenta un rendimento costantemente inferiore alle aspettative, il problema potrebbe essere il throttling.

Potrai anche confrontare il funzionamento di diversi servizi. Per esempio, se Netflix presenta problemi di buffering ma YouTube funziona senza problemi, il tuo fornitore di servizi internet potrebbe aver bloccato Netflix. Strumenti come i tester di qualità video o i tracker delle prestazioni del gaming possono aiutarti a identificare questi problemi.

Altri indizi di ISP Throttling

A volte le limitazioni non sono evidenti fino a quando non noti delle dinamiche nel comportamento della tua rete internet. Oltre alle velocità ridotte e ai problemi legati a specifiche attività, esistono altri impercettibili indicatori di limitazione della tua connessione da parte del tuo ISP. Ecco quali sono i segnali da controllare:

  • Velocità non uniformi tra i vari dispositivi – Se alcuni dispositivi della tua rete sono più lenti di altri a parità di utilizzo, il tuo ISP potrebbe prendere di mira dispositivi o tipi di connessione specifici. Potrebbe trattarsi di un segnale di throttling selettivo.
  • Rallentamenti in base all’orario – Se la tua connessione è molto più lenta nelle ore di punta, come la sera, ma migliora la notte o la mattina presto, il tuo ISP potrebbe gestire i problemi di congestione limitando la velocità quando la domanda è elevata.
  • Latenza elevata o rallentamenti – Un evidente rallentamento o ritardo durante attività come il gaming o le videochiamate, anche quando i test di velocità mostrano una sufficiente larghezza di banda, potrebbero essere sintomo di throttling. Scopri cos’è la latenza e come risolvere il problema, indipendentemente dalla presenza o meno di strozzature.
    Screenshot del risultato del test di velocità di Ookla.
  • Difficoltà di accesso a determinati servizi – Se alcuni siti web, app o piattaforme si caricano molto più lentamente di altre, il tuo ISP potrebbe aver bloccato selettivamente tali servizi. Si tratta di una situazione comune con le piattaforme di streaming video o di condivisione di file.

Come risolvere il problema del throttling di internet

Migliora il tuo piano internet

Molti dei piani economici prevedono un tetto massimo di dati e gli ISP rallentano la tua velocità quando lo superi. Le opzioni più costose, con una maggiore quantità di dati o un utilizzo illimitato, dovrebbero risolvere il problema. I piani premium offrono anche una maggiore larghezza di banda e in alcuni casi privilegiano la tua connessione durante le ore di punta, garantendo prestazioni migliori e più fluide.

Prima di effettuare qualsiasi cambiamento, determina il livello di consumo internet di cui hai effettivamente bisogno. Se hai raggiunto un tetto massimo di dati o soffri di bassa velocità durante l’utilizzo intensivo, un piano migliore potrebbe risolvere il problema. Controlla le offerte del tuo fornitore e dei concorrenti per trovare un piano adatto alle tue esigenze e al tuo budget. Dopo l’aggiornamento, verifica con attenzione la tua velocità per assicurarti di ricevere correttamente il servizio per cui stai pagando.

Cambia il fornitore DNS

La sostituzione del tuo fornitore DNS non impedirà completamente il throttling, ma in alcuni casi può essere d’aiuto. I fornitori di servizi internet reindirizzano talvolta le query DNS verso i loro server per tracciare la tua attività e limitare alcuni servizi. Passare a un DNS di terze parti, come Google o Cloudflare, cripta le tue richieste e rende più difficile per gli ISP monitorare le tue attività online.

  1. Apri le impostazioni di rete – Clicca sul menu Start, seleziona l’icona a forma di ingranaggio per aprire le impostazioni, quindi scegli “Rete e internet”.
  2. Accedi alle opzioni dell’adattatore – Nella barra laterale sinistra, clicca su “Stato”, quindi seleziona “Modifica opzioni scheda”.
  3. Seleziona l’adattatore di rete – Clicca con il tasto destro del mouse sulla tua connessione di rete attiva (per esempio, WiFi o Ethernet) e scegli “Proprietà”.
  4. Modifica le impostazioni DNS – Clicca due volte su “Protocollo Internet versione 4 (TCP/IPv4)”, seleziona “Utilizza i seguenti indirizzi server DNS” e inserisci quelli che preferisci (per esempio, 8.8.8.8 per Google Public DNS).
    Screenshot di come usare un indirizzo DNS personalizzato su Windows.
  5. Salva le modifiche – Clicca su “OK” per applicare la nuova configurazione.

Anche questa soluzione non blocca logicamente tutti i tipi di strozzatura. I fornitori di servizi internet possono comunque limitare la tua velocità prendendo di mira IP o tipi di traffico specifici. Anche se la modifica del tuo DNS può migliorare la velocità e la privacy, non è una soluzione esaustiva. Per una migliore protezione, è consigliabile abbinarla ad altri strumenti come le VPN, in modo da bloccare i metodi di strozzatura più avanzati.

Utilizza un proxy

Un proxy potrà aiutarti ad aggirare alcuni tipi di ISP throttling reindirizzando il tuo traffico internet. Quando utilizzi un proxy, il tuo traffico passa attraverso un altro server, in modo da nascondere il tuo indirizzo IP. In questo modo per il tuo fornitore di servizi internet risulterà più difficile controllarti, per cui sarà meno probabile subire rallentamenti per attività specifiche come lo streaming o il download.

Ma i proxy non sono perfetti. La maggior parte non cripta i dati, per cui il tuo ISP potrebbe comunque visualizzare parte della tua attività. Possono inoltre bloccare il traffico proveniente da proxy noti, rendendoli meno utili. Se il throttling è un problema considerevole, i proxy possono rappresentare un piccolo aiuto, ma non sono la soluzione migliore. Una VPN affidabile è generalmente la soluzione ideale per evitare completamente il throttling.

Utilizza una VPN affidabile

Una VPN costituisce uno degli strumenti migliori per bloccare il throttling su internet. Codifica i tuoi dati e li instrada attraverso un server sicuro, nascondendo le tue attività online al tuo ISP. Poiché i fornitori di servizi internet limitano spesso attività specifiche come streaming o gaming, la VPN gli impedisce di vedere ciò che stai facendo. E se non possono monitorare la tua attività, non possono nemmeno rallentarla.

Una VPN nasconde anche il tuo indirizzo IP, per cui il tuo ISP non potrà identificare i siti web o i servizi da te utilizzati. Per esempio, se l’ISP sta limitando il traffico verso piattaforme come Netflix, la VPN fa apparire questo tuo traffico come uno qualsiasi. In questo modo potrai effettuare streaming o navigare senza rallentamenti. Assicurati di scegliere una VPN affidabile come ExpressVPN dotata di server veloci e una efficace crittografia.

Anche se una VPN non impedisce il throttling causato dal tetto massimo di dati o dalla congestione della rete, è ottima per aggirare le limitazioni basate sull’attività.

Domande frequenti sul ISP Throttling

Cosa significa throttling?

Il throttling è una pratica con la quale il tuo ISP rallenta di proposito la tua velocità su internet. In questo modo gestiscono il traffico di rete, impongono un tetto massimo di dati o limitano attività come lo streaming o il download. Se stai subendo questo tipo di limitazioni, noterai velocità ridotte, buffering o rallentamenti durante alcune attività. Gli ISP controllano così l’utilizzo della loro rete.

Il throttling è illegale?

Nei paesi in cui vigono leggi sulla neutralità della rete, gli ISP non possono rallentare servizi o attività specifiche. Ma nella maggior parte dei casi, i fornitori di servizi internet sono autorizzati ad applicare il throttling in determinate circostanze, per esempio se superi il tuo limite di dati o durante le ore di punta.

Come posso evitare il throttling?

Potrai bloccare l’ISP throttling in vari modi, per esempio aggiornando il tuo piano o cambiando il tuo fornitore DNS. Il metodo più efficace è tuttavia quello di utilizzare una VPN affidabile. Una VPN cripta il tuo traffico internet e nasconde le tue attività al tuo ISP, rendendo loro impossibile visualizzare ciò che stai facendo. Se non possono vedere la tua attività online, non potranno neanche bloccarti.

Come distinguere tra la lentezza di internet e il throttling?

Potrai notare la differenza monitorando come e quando la tua connessione internet subisce rallentamenti. Se ogni operazione è costantemente lenta, probabilmente si tratta solo di una connessione non performante. Ma se alcune attività, come streaming o gaming, sono alterate mentre altre funzionano bene, probabilmente si tratta di throttling.

Esegui un test con e senza VPN. Se la velocità risulta maggiore con la VPN, il tuo ISP sta probabilmente adottando restrizioni. Potrai anche osservare eventuali tendenze, come velocità più basse in momenti specifici o nelle ore di punta.

Conclusione: cos’è il throttling e come evitarlo

Il throttling può risultare incredibilmente frustrante, soprattutto quando paghi per internet ad alta velocità e ottieni una connessione lenta e inaffidabile. Gli ISP gestiscono così le loro reti, e come conseguenza ti ritrovi spesso a dover sopportare inutili rallentamenti. Per fortuna hai alternative a disposizione: imparando a riconoscere il throttling, potrai riprendere il controllo della tua esperienza di navigazione.

Capita spesso di sottoscrivere un piano internet senza essere a conoscenza delle politiche di utilizzo dei dati. Se ti trovi in questa situazione, potrai aggiornare il tuo piano, cambiare fornitore o utilizzare strumenti come le VPN per aggirare le limitazioni basate sull’attività.

Recensiamo i fornitori sulla base di ricerche e test rigorosi, ma teniamo conto anche del tuo feedback e della nostra commissione di affiliazione con i fornitori, alcuni dei quali sono di proprietà della nostra capogruppo.
Sayb Saad
Scritto da Sayb Saad
Sayb Saad lavora come scrittrice con WizCase. Sayb è un’appassionata di tecnologia che prende molto sul serio sicurezza e privacy. Testa regolarmente vari prodotti di sicurezza informatica, comprese VPN, antivirus e gestori password, scrivendo recensioni professionali su di essi. Prima di unirsi a WizCase, Sayb ha lavorato come scrittore di tecnologia freelance per più di cinque anni. Ha lavorato principalmente per privati su diverse piattaforme di freelancing per diversi settori, tra cui gli ultimi software antivirus e minacce di sicurezza. Nel suo tempo libero, Sayb ama staccare suonando la chitarra e passando del tempo con il suo compagno felino, BonBon.
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