Il problema dei Bot nei videogiochi: Scannerizzeresti il tuo occhio per dimostrare di essere umano?

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Il problema dei Bot nei videogiochi: Scannerizzeresti il tuo occhio per dimostrare di essere umano?

Tempo di lettura: 4 Min.

I giocatori frustrati dai bot alimentati da intelligenza artificiale che disturbano le partite multiplayer online potrebbero presto avere una soluzione.

Di fretta? Ecco i fatti rapidi:

  • “Razer ID verificato da World ID” autentica i giocatori per bloccare i bot dai server di gioco.
  • I giocatori si verificano con scansioni dell’iride o ID governativi abilitati NFC tramite World ID.
  • Il primo gioco che utilizza questo sistema, Tokyo Beast, sarà lanciato nel secondo trimestre del 2025.

La società tecnologica World, co-fondata da Sam Altman di OpenAI, si è unita al gigante dei videogiochi Razer per introdurre un nuovo sistema di verifica progettato per distinguere i veri giocatori dai bot, come riportato dal Wall Street Journal (WSJ).

Il software, chiamato “Razer ID verificato da World ID”, autenticherà gli utenti e fornirà un distintivo per il loro profilo di gioco Razer.

L’obiettivo è prevenire l’infiltrazione di bot nei server di gioco, un problema che ha afflitto il gaming online per anni. I bot vengono spesso utilizzati per sfruttare le economie interne ai giochi, gonfiare artificialmente il numero degli utenti e disturbare una competizione equa, come precedentemente sottolineato da Medium.

Un sondaggio mondiale ha rilevato che il 59% dei giocatori incontra regolarmente dei bot, con il 71% che crede rovinino il gioco competitivo, come riportato da Block Works (BW).

“Siamo sull’orlo di un tsunami di intelligenza artificiale”, ha detto Trevor Traina, direttore commerciale di Tools for Humanity, un’azienda che sviluppa prodotti per World, come riportato dal WSJ. “Questa collaborazione aiuta a riconquistare il gioco per i giocatori umani”, ha aggiunto.

Il primo gioco a incorporare il sistema è Tokyo Beast, sviluppato da CyberAgent, pronto per essere lanciato nel secondo trimestre del 2025. Se avrà successo, Razer spera di integrare la tecnologia in più giochi, come riportato da Forbes.

Per ottenere la verifica, i giocatori devono registrarsi con World ID, un sistema collegato alla criptovaluta Worldcoin. Gli utenti possono dimostrare la loro identità in due modi: scansionando i loro occhi utilizzando un dispositivo Orb specializzato oppure inviando un documento d’identità governativo abilitato NFC, come un passaporto o una patente di guida.

La verifica mira a rendere più difficile per i bot registrare ripetutamente nuovi account dopo essere stati bannati. Inoltre, il sistema permette agli sviluppatori di giochi di offrire server “solo per umani”, garantendo che i giocatori vengano abbinati ad altri utenti verificati, come sottolineato da Forbes.

Se da un lato la tecnologia offre un possibile progresso nella lotta contro i bot, dall’altro ha sollevato preoccupazioni riguardanti la privacy e l’accessibilità.

Gli Orbs per la scansione oculare non sono ampiamente disponibili, con molti dei principali paesi europei che non hanno accesso a questi. Di conseguenza, la maggior parte degli utenti dovrà affidarsi all’invio di documenti d’identità rilasciati dal governo, segnala Forbes.

Nonostante queste preoccupazioni, Razer insiste sul fatto che il sistema aumenta la sicurezza. “Essere in grado di verificare un essere umano è molto importante, perché l’ultima cosa che vuoi è che tutte le tue potenziali ricompense, tutte le tue ricompense duramente guadagnate, vengano rubate da un bot”, ha detto Wei-Pin Choo, chief corporate officer di Razer, come riportato da Forbes.

World Network, precedentemente noto come Worldcoin, verifica gli utenti attraverso la scansione dell’iride, offrendo la sua criptovaluta come incentivo. Tuttavia, l’azienda ha dovuto affrontare preoccupazioni sulla privacy e accuse di sfruttamento degli utenti nei paesi in via di sviluppo, come riportato da BW.

Nel 2024, Spagna e Germania hanno bandito Worldcoin per timore che gli utenti non potessero revocare il consenso per i loro dati biometrici. Anche il Portogallo e il Kenya hanno limitato o sospeso il progetto, secondo quanto riportato da Forbes.

BW riporta che le autorità di Singapore hanno indagato sull’uso improprio degli account World ID per potenziali attività criminali. Sebbene il sistema possa aiutare a identificare i veri giocatori, non è infallibile. Tuttavia, gli sforzi per affrontare i bot nei giochi segnalano una crescente consapevolezza del problema nell’industria.

Tiago Sada, un portavoce di World, ha difeso il sistema di verifica, affermando: “A differenza dei sistemi di verifica tradizionali, l’unica cosa che World ID sa di una persona è che si tratta di un essere umano reale e unico. Non sa chi sei, il tuo nome, la tua email, nulla di simile”, riporta Forbes.

Sebbene il nuovo sistema possa rappresentare un passo verso un gaming online più pulito, resta da vedere se le preoccupazioni relative alla privacy e le sfide normative limiteranno la sua adozione.

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