L’UNCG integra l’IA e la VR nell’educazione infermieristica

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L’UNCG integra l’IA e la VR nell’educazione infermieristica

Tempo di lettura: 4 Min.

Di fretta? Ecco i Fatti Essenziali!

  • Le simulazioni VR permettono agli studenti di esercitarsi in scenari clinici reali in un ambiente controllato.
  • Le cuffie MetaQuest2 con il software di simulazione medica di Oxford supportano il programma immersivo in VR.
  • Gli studenti possono collaborare in piccoli gruppi, condividendo schermi e prendendo decisioni in tempo reale.

La Scuola di Infermieristica (SON) dell’Università della Carolina del Nord Greensboro (UNCG) ha annunciato che sta utilizzando l’IA per migliorare l’educazione infermieristica, l’assistenza ai pazienti e la pratica, offrendo esperienze di apprendimento immersive attraverso strumenti virtuali.

Questo approccio integra scenari clinici reali, permettendo agli studenti di esercitare abilità e prendere decisioni in modo autonomo in un ambiente virtuale controllato. Il programma della SON include simulazioni di realtà virtuale (VR) che portano la conoscenza teorica direttamente nell’applicazione pratica.

“Possiamo parlare di una condizione di salute in classe e poi indossare visori per la realtà virtuale per esercitarci a prenderci cura di un paziente,” spiega Lindsay Draper, professoressa associata clinica presso la SON.

“Proprio lì e in quel momento, sono in grado di collegare la teoria con la pratica clinica prima di arrivare mai in un contesto clinico,” ha aggiunto, come riportato nel comunicato stampa dell’università.

Implementato nel 2023, il programma VR supporta sia gli studenti universitari che gli infermieri praticanti, utilizzando cuffie MetaQuest2 con il software di simulazione medica di Oxford.

Questa piattaforma offre accesso a più di 230 scenari, compresa l’opzione di creare casi su misura. Questa flessibilità consente agli studenti di apprendere competenze critiche, come la valutazione dei pazienti, l’ordinazione di laboratori e lo sviluppo di interazioni con i pazienti, in un ambiente realistico ma privo di rischi.

Il comunicato stampa afferma che l’esperienza VR si è rivelata vantaggiosa anche per l’apprendimento collaborativo. Gli studenti possono lavorare in piccoli gruppi, condividere schermi e discutere decisioni in tempo reale, massimizzando l’impegno e riducendo i tempi morti nelle sessioni di simulazione.

La SON ha esteso l’uso dell’IA alla progettazione dei corsi, al miglioramento dei programmi di studio e alla generazione di compiti. I docenti sfruttano l’IA per sviluppare rubriche curriculari e semplificare i compiti, mentre gli studenti la utilizzano in corsi come Informatica Infermieristica e Tecnologia per creare risorse di studio e domande di prova.

Andando avanti, la SON dell’UNCG mira a incorporare la realtà aumentata ed esplorare il potenziale della VR per la formazione interprofessionale e la preparazione ai disastri.

L’integrazione dell’IA influisce anche sulla produttività del corpo docente e informa la politica sanitaria, con la preside Debra Barksdale che guida iniziative in organizzazioni nazionali per modellare le applicazioni etiche dell’IA in infermieristica.

Mentre l’IA continua a trasformare l’educazione sanitaria, il corpo docente di SON sta condividendo questi progressi con comunità più ampie e preparando la prossima generazione di professionisti sanitari.

È degno di nota che gli studi dimostrano che la formazione immersiva in VR aumenta le prestazioni degli studenti di infermieristica, con uno studio che ha scoperto che gli studenti formati in VR hanno commesso significativamente meno errori rispetto a quelli che utilizzano la formazione clinica tradizionale.

Un altro studio ha dimostrato che gli studenti di medicina che hanno utilizzato la VR insieme alla formazione classica hanno commesso il 40% in meno di errori nella raccolta simulata di Gas Arterioso, sottolineando il potenziale della VR per ridurre gli errori clinici e migliorare l’educazione medica.

Tuttavia, altri studi evidenziano alcune limitazioni della VR nella formazione medica. Prima di tutto, il trasferimento delle competenze dalla VR alla pratica clinica necessita di ulteriori valutazioni. In secondo luogo, le procedure VR, soprattutto quelle che coinvolgono la chirurgia, richiedono un design del software attento e complesso. Infine, la capacità della VR di simulare completamente gli ambienti reali richiede un esame continuo.

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