Scale AI sotto indagine da parte del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti per le pratiche di retribuzione equa

Il Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti (DOL) sta indagando sulla startup americana di annotazione dei dati e formazione sull’IA, Scale AI, per la legge federale Fair Labor Standards Act.

Secondo TechCrunch, l’indagine è attiva dal 2024 ma la società non è stata ancora accusata di alcuna violazione della legge.

La legge regola aspetti lavorativi come la ritorsione illegale nei confronti dei lavoratori, il salario minimo, gli stipendi non pagati e la classificazione errata dei dipendenti come appaltatori.

Scale AI, fondata nel 2016 e sostenuta da Nvidia e Microsoft, è stata precedentemente accusata di sfruttamento dei lavoratori kenioti per formare l’IA attraverso la piattaforma Remotasks, costringendoli a cessare le operazioni nel paese a seguito dell’aumento dei reclami.

Altri ex-dipendenti negli Stati Uniti hanno presentato una causa legale contro l’azienda per la violazione dei salari minimi e la classificazione errata dei dipendenti come appaltatori.

Joe Osborne, portavoce di Scale AI, ha riferito a TechCrunch che l’attuale indagine è stata avviata durante l’amministrazione precedente e che il sistema dell’azienda era stato frainteso dai precedenti regolatori.

Alexandr Wang, CEO e fondatore di Scale AI, ha partecipato all’inaugurazione del Presidente Trump a gennaio e ha firmato un contratto con il governo degli Stati Uniti per supportare la pianificazione militare questa settimana.

Osborne ha assicurato che stanno collaborando con il DOL per rispettare i requisiti e spiegare il loro modello di business basato su lavori occasionali. “Centinaia di migliaia di persone utilizzano la nostra piattaforma per mettere in mostra le loro abilità e guadagnare un po’ di soldi extra,” ha detto.

La startup ha sede a San Francisco e ha mostrato una crescita significativa negli ultimi anni. L’anno scorso, Scale AI è stata valutata 13,8 miliardi di dollari, ed è stata in continua espansione delle sue partnership da allora. Solo pochi giorni fa, l’azienda ha anche firmato un nuovo contratto con il Qatar per migliorare e modernizzare i servizi governativi nel corso dei prossimi cinque anni.