Ricercatori Sviluppano un Sensore Impiantabile per Combattere le Overdose da Oppioidi
Ricercatori del MIT e del Brigham and Women’s Hospital hanno sviluppato un dispositivo impiantabile mirato a risolvere la crisi degli overdose da oppioidi. Questo piccolo dispositivo, delle dimensioni di una gomma da masticare, impiantato sotto la pelle, è progettato per monitorare i segni vitali e somministrare naloxone, un antidoto agli oppioidi, in caso di overdose.
Lo studio pubblicato il 14 Agosto sulla rivista Device illustra le funzionalità di questo nuovo dispositivo. Il dispositivo robotico impiantato mira a superare i limiti dei sistemi attuali di inversione dell’overdose.
Sebbene il naloxone sia efficace nel rovesciare le overdose, il documento di ricerca ha riferito che, con i sistemi attuali, meno del 5% delle vittime di overdose sopravvive. Questo basso tasso di sopravvivenza è spesso dovuto a ritardi o all’assenza di intervento del primo soccorritore. I fattori contribuenti includono una bassa aderenza degli utenti ai sistemi di inversione esistenti, un rilevamento impreciso dell’overdose e un lento rilascio del farmaco.
Per affrontare queste limitazioni, i ricercatori hanno sviluppato un primo soccorritore robotico impiantabile sottocutaneo. Il dispositivo monitora continuamente i segni vitali e utilizza un algoritmo per rilevare le overdose di oppioidi basato su modelli cardio-respiratori. In caso di overdose, il dispositivo eroga rapidamente una dose di 10mg di naloxone in meno di 10 secondi.
Gli studi sperimentali hanno dimostrato l’efficacia del sistema nel rianimare il 96% dei maiali in sovradosaggio entro 3,2 minuti. Inoltre, il dispositivo si è rivelato efficace nel distinguere i sovradosaggi da altre condizioni, come l’apnea del sonno.
Questi risultati evidenziano il potenziale di questa tecnologia impiantabile per migliorare significativamente i tassi di sopravvivenza.
“Questo potrebbe realmente risolvere un significativo bisogno insoddisfatto nella popolazione che soffre di abuso di sostanze e dipendenza da oppiacei, per contribuire a mitigare le overdose, con un focus iniziale sulla popolazione ad alto rischio”, ha dichiarato Giovanni Traverso, autore senior dello studio, in un Annuncio delle News del MIT.
Come riportato nell’Annuncio delle News del MIT, i ricercatori mirano a perfezionare ulteriormente il dispositivo per migliorare il comfort dell’utente e l’integrazione. I prossimi passaggi prevedono il test del dispositivo in studi clinici su esseri umani, che potrebbero iniziare entro i prossimi tre-cinque anni. Prevedono inoltre di affrontare la miniaturizzazione del dispositivo e la durata della batteria per garantire che rimanga efficace per lunghi periodi.
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