Nick Mason Propone una Rinascita dei Pink Floyd Guidata dall’IA

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Nick Mason Propone una Rinascita dei Pink Floyd Guidata dall’IA

Tempo di lettura: 3 Min.

  • Kiara Fabbri

    Scritto da: Kiara Fabbri Giornalista multimediale

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Il batterista dei Pink Floyd, Nick Mason, propone una soluzione non convenzionale alla faida decennale tra i compagni di band David Gilmour e Roger Waters. In una recente intervista con il Mirror, Mason ha suggerito che l’IA potrebbe essere utilizzata per creare nuova musica dei Pink Floyd come se Waters non avesse mai lasciato la band nel 1985.

L’interesse di Mason per l’IA deriva dalla sua capacità di simulare e creare musica che imita lo stile degli artisti. Ha detto: “Sarebbe affascinante vedere cosa potrebbe fare l’IA con la nuova musica. Se provassi a gestirla come una sorta di ‘Dove sono andati i Pink Floyd dopo?’ […] La cosa da fare sarebbe avere una situazione di IA in cui David e Roger tornano ad essere amici.”

Il suggerimento arriva in mezzo a una discussione più ampia sul ruolo dell’IA nell’industria musicale. L’uso dell’IA nella musica è cresciuto significativamente negli ultimi anni, con artisti come Ghostwriter che attirano l’attenzione per l’imitazione di musicisti popolari come Drake e The Weeknd. La tecnologia IA è avanzata fino al punto in cui può correggere l’intonazione vocale, mixare e masterizzare le registrazioni, e addirittura suggerire loop musicali per superare il blocco dello scrittore. Piattaforme di streaming come Spotify e Apple Music si affidano agli algoritmi IA per consigliare canzoni basate sulle abitudini di ascolto degli utenti.

Tuttavia, l’ascesa dell’IA nella creazione musicale ha scatenato un dibattito. I sostenitori sostengono che l’IA democratizza la produzione musicale, permettendo a chiunque di creare musica dalla propria camera da letto. I critici, d’altra parte, si preoccupano delle implicazioni etiche dell’IA che replica la voce o lo stile di un artista senza permesso. Edward Newton-Rex, ex vice presidente dell’audio presso Stability AI, si è dimesso per preoccupazioni che i contenuti generati dall’IA potessero competere con le opere originali e mettere i musicisti fuori dal lavoro. “Le aziende che valgono miliardi di dollari stanno, senza permesso, addestrando modelli generativi di IA sulle opere dei creatori, che vengono poi utilizzati per creare nuovi contenuti che in molti casi possono competere con le opere originali,” Newton-Rex ha scritto su X.

L’idea di Nick Mason di utilizzare l’IA per ricreare il suono dei Pink Floyd è un concetto affascinante che mette in evidenza la rapida evoluzione della tecnologia. Anche se è improbabile che l’IA possa davvero sostituire la creatività e la camaraderia umana, la proposta suscita un ampio dibattito sulle potenzialità e le insidie di questa tecnologia nell’industria musicale. La domanda rimane: l’IA può davvero catturare l’essenza di una band come i Pink Floyd, o sarà in definitiva un’imitazione vuota?

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