La NASA Riporta a Terra una Navicella Spaziale Senza Equipaggio a Causa di Problemi Tecnici

Image by NASA Jhonson, from Flickr

La NASA Riporta a Terra una Navicella Spaziale Senza Equipaggio a Causa di Problemi Tecnici

Tempo di lettura: 3 Min.

La capsula Starliner della Boeing è tornata sulla Terra sabato senza astronauti a bordo, come annunciato da NASA. Questo ha segnato la fine del Crew Flight Test (CFT), la prima missione astronautica della Starliner.

Gli astronauti della NASA Butch Wilmore e Suni Williams sono partiti il 5 giugno a bordo di Starliner per il test di volo con equipaggio Boeing dell’agenzia, dalla stazione spaziale di Cape Canaveral in Florida.

Tuttavia, il 6 giugno, mentre Starliner si avvicinava alla stazione spaziale, NASA e Boeing hanno identificato perdite di elio e problemi con i propulsori di controllo della reazione della navicella. Dopo attenta considerazione, la NASA ha deciso di dare priorità alla sicurezza e di far tornare Starliner senza il suo equipaggio.

Nonostante i problemi, il Direttorato delle Operazioni Spaziali della NASA ha espresso ottimismo riguardo alle conoscenze acquisite dalla missione. Un portavoce della sede della NASA ha dichiarato: “Anche se è stato necessario riportare la navicella spaziale senza equipaggio, NASA e Boeing hanno imparato una quantità incredibile sullo Starliner nell’ambiente più estremo possibile.”

Il viaggio fino a questo punto non è stato senza le sue sfide, come riportato da The Guardian. Ci sono stati due tentativi di lancio precedenti che sono stati interrotti a causa di problemi tecnici. Nel primo tentativo, è stato riscontrato un problema con una valvola al secondo stadio del razzo. Nel secondo tentativo, un computer ha attivato un arresto automatico a pochi minuti dal decollo.

Anche dopo un lancio riuscito, le perdite di elio hanno continuato a creare problemi alla navicella spaziale. Sebbene la NASA abbia stabilito che la navicella rimaneva stabile, le perdite rappresentavano una preoccupazione significativa, come sottolineato da The Guardian.

Le difficoltà di Boeing con Starliner sono viste come un passo indietro non solo per l’azienda, ma anche per il programma spaziale statunitense, che mira a fare affidamento su molteplici aziende private per supportare le sue missioni.

Secondo il The New York Times (TNYT), i problemi di performance della Boeing, inclusi passati problemi con la sua divisione di aerei commerciali, hanno sollevato preoccupazioni riguardo il suo impegno per la qualità e la sicurezza.

Il settore spaziale commerciale si sta espandendo rapidamente, guidato da aziende come SpaceX, guidata da Elon Musk, e Blue Origin, fondata da Jeff Bezos. TNYT sottolinea inoltre che la Boeing, insieme a SpaceX, rimane una delle poche aziende con la capacità tecnica e finanziaria per supportare i progetti più esigenti della NASA.

Nonostante le sfide affrontate da Starliner, la NASA rimane impegnata a collaborare con Boeing per garantire il successo delle future missioni. L’agenzia riconosce l’importanza di avere diverse aziende private in grado di supportare i suoi sforzi nell’esplorazione spaziale.

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