Mozilla Accusata di Violazioni della Privacy nel Tracciamento del Browser Firefox

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Mozilla Accusata di Violazioni della Privacy nel Tracciamento del Browser Firefox

Tempo di lettura: 2 Min.

Di fretta? Ecco i Fatti Essenziali!

  • NOYB ha presentato un reclamo contro Mozilla per il tracciamento degli utenti.
  • La funzionalità PPA di Mozilla traccia gli utenti senza il loro consenso.
  • Milioni di utenti europei potrebbero essere colpiti da queste pratiche

Il gruppo di difesa con sede a Vienna noyb (Nessuno Dei Tuoi Affari) ha annunciato mercoledì di aver presentato un reclamo formale contro Mozilla. Il reclamo sostiene che il produttore del browser Firefox abbia monitorato il comportamento degli utenti sui siti web senza ottenere il necessario consenso.

Noyb, un’organizzazione per i diritti digitali fondata dall’attivista per la privacy Max Schrems, ha sostenuto che Mozilla abbia attivato una funzione chiamata attribuzione preservante la privacy (PPA). Si riferisce che questa funzione trasformi il browser in uno strumento di tracciamento per i siti web.

Il reclamo afferma che gli utenti apparentemente non sono stati informati sulla funzionalità PPA, né è stata fornita loro un’opzione per dare il consenso. Questa funzionalità non è menzionata nelle politiche di protezione dei dati di Mozilla, e gli utenti devono navigare attraverso sottomenù per disattivarla.

Le implicazioni di questo reclamo sono significative, poiché milioni di utenti europei potrebbero essere colpiti dalle pratiche di tracciamento non divulgate.

Un portavoce di Mozilla ha difeso la decisione, affermando che il test limitato di PPA mira a migliorare le pratiche pubblicitarie invasive fornendo alternative tecniche più avanzate.

“Queste tecniche impediscono a qualsiasi parte, compresa Mozilla, di identificare gli individui o la loro attività di navigazione”, ha detto il portavoce a Reuters.

Tuttavia, noyb sostiene che, sebbene la PPA possa essere meno invasiva dei metodi di tracciamento tradizionali, essa viola comunque i diritti degli utenti secondo il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) dell’Unione Europea.

Felix Mikolasch, un avvocato per la protezione dei dati presso NOYB, ha criticato l’approccio di Mozilla, suggerendo che l’azienda si sia arresa alla narrativa secondo la quale l’industria pubblicitaria ha il diritto di tracciare gli utenti.

“Sebbene Mozilla possa avere avuto buone intenzioni, è molto improbabile che l'”attribuzione che preserva la privacy” sostituirà i cookie e altri strumenti di tracciamento. È solo un nuovo, ulteriore mezzo di tracciamento degli utenti”, ha dichiarato Mikolasch.

Noyb chiede che Mozilla informi correttamente gli utenti sulle sue attività di elaborazione dei dati e passi a un sistema di opt-in per la funzionalità PPA. Inoltre, Noyb sta chiedendo l’eliminazione di qualsiasi dato trattato illecitamente.

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