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Image by Daniele Franchi, from Unsplash
La Disinformazione sull’IA Potrebbe Portare a Prelievi Bancari di Massa
Un nuovo studio britannico avverte che la disinformazione generata da intelligenza artificiale che circola sui social media sta aumentando il rischio di crisi bancarie, esortando le istituzioni finanziarie a potenziare i loro sforzi di monitoraggio, come riportato per la prima volta da Reuters.
Di fretta? Ecco i Fatti Essenziali!
- Le false notizie generate dall’IA sui social media aumentano il rischio di crisi bancarie.
- Uno studio britannico ha scoperto che la disinformazione guidata dall’IA potrebbe scatenare prelievi di massa dalle banche.
- I ricercatori esortano le banche a monitorare i social media per rilevare e contrastare le false narrazioni.
La ricerca, pubblicata dalla società britannica Say No to Disinfo e dalla società di comunicazione Fenimore Harper, evidenzia come l’IA renda la disinformazione più economica, più veloce e più efficace, un ampio spettro di attori – compresi quelli mossi da motivazioni finanziarie, ideologiche o politiche – potrebbe sfruttare questa vulnerabilità.
La facilità del banking online e i rapidi trasferimenti di denaro aumentano ulteriormente l’esposizione delle banche a tali rischi.
Per analizzare l’impatto potenziale, i ricercatori hanno creato una campagna di fake news generata da AI che mirava alla stabilità finanziaria delle banche. I titoli falsi sono stati progettati per sfruttare le paure esistenti, utilizzando siti web doppelganger e contenuti sui social media generati da AI.
I ricercatori hanno simulato un’amplificazione su larga scala, generando 1.000 tweet al minuto a costi minimi. Un sondaggio su 500 clienti britannici ha dimostrato che dopo essere stati esposti alla disinformazione, il 33,6% era estremamente propenso e il 27,2% abbastanza propenso a spostare i propri soldi, con il 60% incline a condividere il contenuto.
Basandosi sulla media dei saldi dei conti bancari nel Regno Unito, una singola campagna di disinformazione potrebbe spostare £10 milioni, con il costo di trasferimento di £150 milioni compreso tra $90 e $150.
Nonostante la velocità e la facilità di tali attacchi, i ricercatori affermano che le istituzioni finanziarie rimangono impreparate. Le banche mancano di specialisti in disinformazione, monitoraggio proattivo e piani di risposta alle crisi. Le attuali misure di sicurezza si concentrano sulle minacce informatiche trascurando le operazioni d’influenza guidate dall’IA.
La disinformazione potenziata dall’IA ha il potenziale di destabilizzare il settore finanziario erodendo la fiducia e innescando prelievi su larga scala. Senza misure proattive, i ricercatori affermano che queste campagne potrebbero causare danni economici diffusi.
Reuters sottolinea che le preoccupazioni relative alla disinformazione guidata dall’IA seguono il crollo del 2023 della Silicon Valley Bank, dove i depositanti hanno ritirato $42 miliardi in un solo giorno.
I regolatori, incluso il Financial Stability Board del G20, hanno successivamente avvertito che l’IA generativa potrebbe esacerbare l’instabilità finanziaria, avvertendo a novembre che essa “potrebbe consentire a soggetti malintenzionati di generare e diffondere disinformazioni che causano crisi acute”, come ad esempio crolli improvvisi e corsa agli sportelli bancari, come riferito da Reuters.
Mentre alcune banche hanno rifiutato di commentare a Reuters, UK Finance ha dichiarato che le istituzioni finanziarie stanno attivamente gestendo i rischi legati all’IA.
Il rilascio dello studio coincide con un Summit sull’IA in Francia, dove i leader stanno spostando l’attenzione dai rischi dell’IA alla promozione della sua adozione.
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