La Corte Suprema Ordina la Sospensione di X in Brasile

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La Corte Suprema Ordina la Sospensione di X in Brasile

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Venerdì, il giudice della Corte Suprema Federale del Brasile, Alexandre de Moraes, ha ordinato la sospensione di X in tutto il paese. Questa decisione è arrivata a seguito dell’incapacità della piattaforma di rispettare un precedente ordine del tribunale, acuendo le tensioni tra il governo brasiliano e il gigante dei social media.

Secondo l’emittente locale Poder360, la controversia è iniziata quando Musk ha rifiutato di nominare un rappresentante legale in Brasile, un requisito obbligatorio per le aziende straniere che operano all’interno della nazione.

Oltre a sospendere la piattaforma, Moraes ha imposto una multa giornaliera di R$50.000 (circa USD 10.000) a chiunque venga sorpreso a utilizzare Reti Private Virtuali (VPN) per accedere a X mentre è in vigore il divieto, come riportato da Poder360.

Le VPN, che permettono agli utenti di aggirare le restrizioni geografiche mascherando la loro posizione, sono spesso utilizzate per evitare la censura nei paesi con normative internet severe. Penalizzando l’uso delle VPN, il tribunale cerca di impedire agli utenti di eludere la sospensione.

Moraes ha criticato l’azienda affermando che X ha contribuito a creare “un ambiente di totale impunità e illegalità nelle reti sociali brasiliane, incluso durante le elezioni locali del 2024.”

“Gruppi estremisti e milizie digitali” hanno utilizzato X per “la diffusione massiva di discorsi nazisti, razzisti, fascisti, pieni d’odio e antidemocratici”, aggiunge Morales, come riportato da Bloomberg.

Elon Musk risponde a questa decisione affermando in un post su X che “Alexandre de Moraes è un malvagio dittatore che si maschera da giudice”.

Bloomberg riporta anche che Moraes ha intrapreso azioni legali contro il servizio di internet satellitare Starlink di SpaceX in Brasile, bloccando i suoi finanziamenti per recuperare 3 milioni di dollari in multe imposte su X.

L’AP sottolinea che nella sua sentenza, Moraes ha affermato di aver ordinato il congelamento dei beni di Starlink perché X non aveva fondi sufficienti nei suoi conti per coprire le multe in accumulo. Ha giustificato la decisione sostenendo che entrambe le aziende appartengono allo stesso gruppo economico.

A ciò, Starlink ha risposto con un post su X dichiarando che: “Questo ordine si basa su una determinazione infondata che Starlink dovrebbe essere responsabile delle multe inflitte – in modo incostituzionale – contro X.”

Bloomberg riferisce inoltre che Starlink ha annunciato piani per combattere l’ordine e potenzialmente offrire gratuitamente i suoi servizi in Brasile.

Mentre si svolge la battaglia legale, resta da vedere come il governo brasiliano bilancerà i suoi sforzi per regolamentare le piattaforme online con i principi di libertà di parola e comunicazione aperta.

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