La Commissione per la Protezione dei Dati Risolve il Caso Contro lo Strumento di Intelligenza Artificiale ‘Grok’ di X
La Commissione per la Protezione dei Dati (DPC) ha annunciato mercoledì la conclusione del suo procedimento legale contro X, riguardante il suo strumento di intelligenza artificiale ‘Grok.’
Il caso, avviato l’8 agosto 2024, è stato portato davanti all’Alta Corte irlandese a causa di preoccupazioni riguardanti l’uso dei dati personali degli utenti UE/SEE di X per l’addestramento del suo sistema di intelligenza artificiale. La DPC aveva sostenuto che tale trattamento dei dati poteva comportare rischi per i diritti fondamentali e le libertà individuali.
X ha originariamente criticato l’ordine del DPC, definendolo “ingiustificato” e “eccessivamente ampio”, e ha sostenuto che colpisce ingiustamente l’azienda. X ha espresso preoccupazione che l’ordine potrebbe influenzare non solo Grok, ma anche altri modelli di intelligenza artificiale e potenzialmente impattare sulla disponibilità della sua piattaforma nell’UE.
Tuttavia, l’azienda ha ora accettato di aderire permanentemente ai termini stabiliti in un precedente impegno, portando il Tribunale a respingere il caso. Da segnalare che, come riporta TechCrunch, i dettagli specifici del nuovo accordo di X con il DPC non sono stati resi pubblici.
Nel suo annuncio, il DPC ha sottolineato i suoi continui sforzi per affrontare problemi legati all’uso dei dati personali nei sistemi di intelligenza artificiale. La Commissione ha annunciato che cercherà un parere dal Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) per chiarire le complesse questioni legali che circondano l’elaborazione dei dati personali nella formazione di intelligenza artificiale.
Il Commissario Dale Sunderland ha espresso la speranza che questo prossimo parere dell’EDPB possa portare a una regolamentazione più coerente in tutta Europa. “Il DPC si aspetta che questo parere fornisca un quadro chiaro per regolamentare l’uso dei dati di intelligenza artificiale, sostenendo la risoluzione di numerosi reclami legati alla formazione e allo sviluppo di modelli di intelligenza artificiale”, ha detto Sunderland.
Questo annuncio arriva poco dopo che un giudice della Suprema Corte Federale del Brasile ha ordinato la sospensione della piattaforma di X in tutto il Brasile. Questa decisione è seguita al mancato rispetto di X di un precedente ordine del tribunale, acuendo le tensioni tra l’azienda e il governo brasiliano.
Queste sospensioni evidenziano il crescente scrutinio a cui sono sottoposti i giganti della tecnologia a livello globale, mentre i governi lottano con questioni di regolamentazione e responsabilità online.
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