Interruzioni di Telegram, WhatsApp in Russia Scatenano Speculazioni
Interruzioni brevi di Telegram e WhatsApp sono state riportate ieri in Russia, con il regolatore dei media del paese, Roskomnadzor, che attribuisce la perturbazione a un cyberattacco distribuito di denial-of-service (DDoS) mirato agli operatori di telecomunicazioni russi.
Un attacco DDoS è progettato per sopraffare un sito web con un traffico internet eccessivo, costringendolo a uscire offline. Secondo The Moscow Times (TMT), Roskomnadzor ha affermato che l’attacco ha causato una “grande interruzione” ma è stato respinto entro un’ora, permettendo la ripresa del servizio normale poco dopo.
Reuters ha confermato che l’attacco informatico è stato respinto con successo e che le reti di messaggistica sono state ripristinate alla piena funzionalità. Hanno inoltre segnalato che altre piattaforme online, come Wikipedia, Skype e Discord, hanno anch’esse subito delle interruzioni.
Tuttavia, come riportato da TMT, alcuni esperti di internet hanno messo in dubbio il coinvolgimento del governo, suggerendo che le autorità potrebbero aver tentato di bloccare loro stesse i servizi di messaggistica nel mezzo di crescenti sforzi per rafforzare la censura su internet.
TMT riporta che Stanislav Shakirov, direttore tecnico di Roskomsvoboda, ha suggerito che il tentativo di Roskomnadzor di bloccare Telegram potrebbe aver causato interruzioni ad altri servizi internet, in modo simile a un incidente del 2018.
TMT aggiunge anche che Filipp Kulin, che monitora i siti web bloccati da Roskomnadzor, ha respinto l’affermazione dell’attacco DDoS come “sciocchezze”, sostenendo che un vero DDoS avrebbe un impatto su tutti gli operatori, non solo su servizi specifici.
Reuters sottolinea che questo incidente segue le recenti segnalazioni dei servizi di monitoraggio della rete russa di un interruzione di massa su YouTube, un’altra piattaforma sotto crescente scrutinio da parte delle autorità russe. Inoltre, gli utenti di Signal in Russia hanno segnalato malfunzionamenti con l’app di messaggistica sicura all’inizio di questo mese.
La perturbazione di Telegram e WhatsApp, ampiamente utilizzate in Russia, mette ulteriormente in evidenza la tensione in corso tra il governo russo e le aziende tecnologiche. Nel 2022, Mosca ha classificato la società madre di WhatsApp, Meta Platforms Inc, come un’organizzazione “estremista”, portando al divieto di Facebook e Instagram all’interno del paese.
Sebbene questi servizi possano ancora essere accessibili utilizzando le reti private virtuali (VPN), i recenti disservizi suggeriscono che le autorità russe potrebbero cercare di rafforzare il loro controllo sulla comunicazione online.
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