Contrabbando di Chip Nvidia? Singapore indaga su un caso di frode

Le autorità singaporiane stanno indagando su un possibile caso di frode riguardante server contenenti chip Nvidia, che potrebbero essere stati esportati in Malesia prima di raggiungere una destinazione finale sconosciuta.

Il Ministro dell’Interno e della Giustizia K. Shanmugam ha rivelato l’indagine durante un briefing stampa il 3 Marzo, a seguito di una segnalazione anonima, secondo quanto riportato da Reuters.

L’indagine si concentra sui server forniti dalle aziende statunitensi Dell Technologies e Super Micro Computer a società con sede a Singapore. Questi server sono stati successivamente esportati in Malesia, ma resta incerto se la Malesia fosse la destinazione finale.

Shanmugam ha affermato che i server “potrebbero contenere chip Nvidia”, evidenziando le preoccupazioni che potrebbero essere soggetti a restrizioni di esportazione statunitensi.

The Business Times sostiene che il caso sia collegato a tre individui, tra cui un cittadino cinese, che sono stati accusati di frode a Singapore il 27 febbraio. Bloomberg suggerisce che l’indagine potrebbe coinvolgere tentativi di trasferire i chip AI di Nvidia alla società cinese di intelligenza artificiale DeepSeek.

Singapore ha contattato le autorità statunitensi per verificare se i server esportati contenevano articoli soggetti a restrizioni e si è impegnata a cooperare in qualsiasi indagine congiunta, come riferito da Reuters. Il caso arriva in un contesto di più ampio controllo degli Stati Uniti sulle spedizioni di chip AI verso la Cina.

L’anno scorso, sono emerse delle notizie secondo le quali università e istituti di ricerca cinesi avrebbero ottenuto i chip avanzati di Nvidia incorporati nei prodotti server di Dell, Super Micro e Gigabyte Technology, come riportato da Reuters.

Bloomberg sottolinea che Shanmugam ha enfatizzato come l’indagine di Singapore sia indipendente e non sia stata avviata su richiesta di alcun governo straniero. Tuttavia, Washington ha attivamente rafforzato le restrizioni sull’accesso della Cina alla tecnologia avanzata dei semiconduttori attraverso paesi terzi.

A dicembre, Nvidia avrebbe chiesto a Dell e Super Micro di verificare i clienti del Sud-Est asiatico per confermare il loro possesso di server alimentati da Nvidia, come riportato da Bloomberg.

Singapore, un importante hub commerciale per Nvidia, ha rappresentato il 18% del fatturato totale dell’azienda nell’ultimo anno fiscale, sebbene le spedizioni effettive nel paese abbiano contribuito per meno del 2% del fatturato. La città-stato funge da centro fondamentale per la fatturazione delle vendite di Nvidia in tutta l’Asia, come sottolineato da Reuters.

Il caso mette in evidenza il ruolo degli intermediari nel reindirizzare i chip AI restrittivi verso la Cina. Sebbene Shanmugam si sia astenuto dal collegare esplicitamente l’indagine a DeepSeek o agli acquirenti cinesi, il contesto più ampio delle preoccupazioni degli Stati Uniti riguardo al contrabbando di chip rimane un punto focale.

L’esito dell’indagine potrebbe avere implicazioni significative per la posizione di Singapore nella catena di approvvigionamento globale dei semiconduttori.