HarperCollins Collabora con un’Azienda di Intelligenza Artificiale, gli Autori Discutono la Partecipazione
HarperCollins collabora con un’azienda di intelligenza artificiale per utilizzare libri di saggistica per l’addestramento, offrendo agli autori $2.500, e consentendo loro di partecipare.
Di fretta? Ecco i Fatti Essenziali!
- L’accordo mira a migliorare la qualità e le prestazioni del modello AI utilizzando opere di saggistica selezionate.
- I critici evidenziano preoccupazioni riguardo l’uso del copyright e l’impatto dell’AI sul sostentamento degli autori.
- L’autore Daniel Kibblesmith ha condiviso i dettagli dell’offerta, suscitando un dibattito nell’industria sul ruolo dell’AI.
HarperCollins, uno dei principali editori a livello mondiale, ha instaurato una partnership con un’azienda non nominata di tecnologia dell’intelligenza artificiale, consentendo l’utilizzo di selezionati lavori di saggistica per l’allenamento dei modelli di IA.
Questo accordo, confermato da 404 Media, segna un’altra occasione in cui l’industria editoriale si interseca con le tecnologie emergenti. L’accordo permette l’uso limitato di titoli di saggistica dal catalogo per migliorare la qualità e le prestazioni dell’IA.
Gli autori hanno la possibilità di partecipare o rifiutare, con HarperCollins che lo presenta come un’opportunità di collaborazione, sottolineando al contempo il suo impegno a proteggere i diritti degli autori. Il pagamento una tantum per la partecipazione è stato fissato a $2,500, come riportato da 404 Media.
Consentendo agli autori di decidere se aderire o meno, l’azienda cerca di affrontare le diverse opinioni sul ruolo dell’IA nel processo creativo. Tuttavia, il limitato pagamento e l’uso di materiali protetti da copyright hanno riacceso i dibattiti nel settore sull’impatto dell’IA sulla proprietà intellettuale e sul lavoro creativo.
L’autore Daniel Kibblesmith, noto per il suo libro per bambini Santa’s Husband, ha condiviso i dettagli dell’offerta attraverso Bluesky.
Abominevole.
— Daniel Kibblesmith (@kibblesmith.com) 15 Novembre 2024 alle 16:36
Ha rivelato una comunicazione dal suo agente che descriveva l’accordo con l’IA, che includeva una spiegazione del suo scopo nell’addestramento dei modelli di IA mentre compensava gli autori.
Il messaggio ha anche riconosciuto le controversie riguardanti l’uso di contenuti protetti da copyright nello sviluppo di AI generativa, in particolare quando tale utilizzo avviene senza il dovuto riconoscimento o compenso.
In una dichiarazione a The A.V. Club, Kibblesmith ha scritto che, “Sembra che pensino di essere spacciati, e che stiano inseguendo denaro veloce mentre possono. Non sono d’accordo. La paura dei robot che sostituiscono gli autori è una falsa dicotomia.”
“Lo vedo come l’inizio di due mercati divergenti, lettori che vogliono connettersi con altri esseri umani attraverso il tempo e lo spazio, o lettori che si accontentano di un pellet di contenuto su misura fornito loro dal grande computer, in modo che non debbano mai più essere sfidati”, ha aggiunto Kibblesmith.
L’accordo sottolinea la crescente tensione tra l’avanzamento tecnologico e la conservazione delle industrie creative tradizionali. Man mano che l’IA continua a modellare il futuro dell’editoria, è probabile che le discussioni sull’uso corretto della proprietà intellettuale e sul ruolo della creatività umana si intensificheranno.
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