Cogniclear VR: Uno Strumento Immersivo mira a Potenziare la Rilevazione Precoce del Declino Cognitivo
Di fretta? Ecco i Fatti Essenziali!
- Cogniclear VR utilizza la realtà virtuale per valutazioni cognitive, offrendo valutazioni immersive e basate sui dati.
- Include 14 esercizi in otto domini cognitivi per simulare le sfide della vita reale.
- Esistono preoccupazioni riguardo alla capacità della VR di misurare il funzionamento nel mondo reale e di supportare la diagnosi di demenza.
Virtuleap ha introdotto Cogniclear VR, uno strumento basato sulla realtà virtuale progettato per migliorare la valutazione e il monitoraggio dei deficit cognitivi.
Come annunciato lunedì da EIN, questo strumento mira a superare le limitazioni dei test tradizionali di screening cognitivo come il MMSE e il MoCA, che potrebbero trascurare i primi segni di declino cognitivo.
A differenza dei metodi convenzionali, Cogniclear VR immerge gli utenti in ambienti virtuali per valutare la funzione cognitiva. Include 14 esercizi in otto ambiti cognitivi, come memoria, attenzione, risoluzione dei problemi e controllo motorio, simulando le sfide quotidiane, ha detto EIN.
Questi esercizi forniscono ai fornitori di assistenza sanitaria report basati sui dati che mirano a ridurre la soggettività spesso associata alle valutazioni tradizionali. L’esperienza immersiva dello strumento consente ai clinici di tracciare i cambiamenti cognitivi nel tempo, permettendo potenzialmente interventi più precoci, ha notato EIN.
Questo potrebbe essere particolarmente vantaggioso per gli individui che necessitano di cure continuative per mantenere la loro qualità di vita, secondo EIN.
Albert “Skip” Rizzo, PhD, Direttore della Realtà Virtuale Medica presso l’Istituto per le Tecnologie Creative dell’USC, ha sottolineato il potenziale dello strumento: “Hanno sviluppato simulazioni VR ad alta fedeltà per i test cognitivi e la formazione che sono scientificamente informate, a un prezzo ragionevole, e coinvolgenti per gli utenti.”
Cogniclear VR si integra anche con Enhance VR di Virtuleap, una libreria di allenamento cognitivo che include esercizi mirati a sette abilità cognitive chiave.
Questi esercizi hanno dimostrato la loro efficacia in vari contesti clinici, compresi studi su giovani adulti con ADHD e individui con disabilità intellettive e dello sviluppo, come riportato da EIN.
Insieme, Cogniclear VR ed Enhance VR offrono un approccio completo alla salute cognitiva, fornendo sia valutazione che allenamento continuo, ha dichiarato EIN.
Rizzo ha aggiunto: “Virtuleap offre attività di allenamento e valutazione cognitiva che immergono gli utenti in esercizi di riabilitazione, stimolando l’attivazione cognitiva mentre un sistema di backend quantifica le prestazioni e regola i livelli di sfida”, come riportato da XR Today.
Tuttavia, è importante riconoscere i limiti dei test cognitivi basati sulla VR. Le ricerche suggeriscono che queste valutazioni non misurano direttamente il funzionamento dei pazienti nel mondo reale, evidenziando la necessità di nuove misure di risultato che catturino con maggiore precisione le abilità cognitive in scenari quotidiani.
The Conversation, che ha condotto una ricerca su uno strumento VR per la valutazione della funzione cerebrale, ha notato che sebbene i risultati preliminari suggeriscano che questo strumento possa essere un approccio promettente, non dovrebbe essere considerato un sostituto completo per la diagnosi di demenza.
Sono state sollevate anche preoccupazioni riguardo l’implementazione della VR in ambito clinico, comprese sfide pratiche come i vincoli di tempo e spazio per le valutazioni e l’accessibilità dello strumento per individui con competenze tecnologiche limitate.
Inoltre, uno studio sul lieve deterioramento cognitivo – un importante indicatore come precursore della demenza – ha evidenziato le limitazioni dei test neuropsicologici come il MoCA per lo screening su larga scala.
Per affrontare questo, i ricercatori hanno introdotto la Valutazione Cognitiva con Eye-Tracking in Realtà Virtuale (VECA), che combina l’eye-tracking, l’apprendimento automatico e la VR per uno screening cognitivo scalabile e non invasivo.
Sebbene VECA mostri potenzialità, i ricercatori sottolineano che rimangono sfide nell’interpretazione dei dati, nell’accettazione da parte degli utenti e nella generalizzabilità attraverso i centri di ricerca.
I ricercatori suggeriscono che le future ricerche dovrebbero concentrarsi sul miglioramento del feedback dei partecipanti, sulla validazione cross-centro e sull’accuratezza dei dati per potenziarne l’applicabilità e l’affidabilità.
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