L’Italia Blocca il Chatbot DeepSeek per Preoccupazioni sulla Privacy

Image Tim Reckmann, from Flickr

L’Italia Blocca il Chatbot DeepSeek per Preoccupazioni sulla Privacy

Tempo di lettura: 2 Min.

L’autorità per la protezione dei dati italiana, il Garante, ha ordinato alla startup cinese di intelligenza artificiale DeepSeek di bloccare il suo chatbot nel paese a causa di preoccupazioni sulla privacy non risolte.

Hai fretta? Ecco i Fatti Essenziali!

  • Il Garante italiano ha bloccato il chatbot di DeepSeek a causa di preoccupazioni sulla privacy non risolte.
  • DeepSeek non ha fornito dettagli sufficienti sulle sue pratiche di raccolta dati.
  • Il divieto di DeepSeek arriva in concomitanza con un aumento dei download della sua app.

La decisione, annunciata giovedì, fa seguito al fallimento dell’azienda nel fornire risposte soddisfacenti riguardo al suo trattamento dei dati personali, secondo quanto riportato da Reuters.

All’inizio di questa settimana, il Garante ha richiesto che DeepSeek rivelasse dettagli sulle sue pratiche di raccolta dati, ha riportato The Record.

Il regolatore ha cercato informazioni su quali dati personali l’azienda raccoglie, le sue fonti, l’uso previsto e se viene memorizzato sui server cinesi. Ha inoltre richiesto un chiarimento sulla base legale per la raccolta di tali dati.

Secondo The Record, la politica sulla privacy di DeepSeek afferma che i dati degli utenti vengono memorizzati su server in Cina. Il Garante ha anche chiesto se l’azienda raccoglie dati personali dal web e come informa gli utenti sulle sue pratiche di elaborazione dei dati, come riportato da Reuters.

Tuttavia, le informazioni fornite sono state considerate “totalmente insufficienti”, provocando l’ordine di esecuzione. DeepSeek non ha ancora rilasciato una dichiarazione in risposta al divieto, ha riferito Reuters.

The Hacker News ha sottolineato che questa non è la prima volta che il garante per la protezione dei dati in Italia ha preso provvedimenti contro un chatbot AI. Nel 2023, il Garante ha temporaneamente vietato l’uso di ChatGPT di OpenAI per preoccupazioni simili relative alla privacy dei dati.

Il divieto è stato revocato alla fine di aprile dopo che OpenAI ha risposto alle richieste del regolatore, ma in seguito l’azienda è stata multata di €15 milioni per il suo trattamento dei dati personali.

Il divieto su DeepSeek arriva in mezzo a un’ondata di popolarità del chatbot, con milioni di utenti che spingono le sue applicazioni mobili in cima alle classifiche di download.

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