Il Rabbino Bot Predica a Houston, Sollevando Domande Sull’Intelligenza Artificiale e l’Autorità Spirituale
Il rabbino Josh Fixler ha recentemente presentato alla sua congregazione di Houston il “Rabbi Bot”, un chatbot di intelligenza artificiale addestrato sui suoi sermoni passati.
Hai fretta? Ecco i fatti essenziali!
- Il pastore Jay Cooper ha sperimentato ChatGPT per un servizio religioso, attirando nuovi partecipanti.
- I sermoni generati dall’intelligenza artificiale possono presentare rischi, tra cui la fabbricazione di citazioni religiose.
- Gli strumenti basati sulla fede dell’intelligenza artificiale suscitano interesse tra gli imprenditori tecnologici per coinvolgere le generazioni più giovani.
Durante un servizio presso la Congregazione Emanu El, la congregazione ha ascoltato un sermone generato e pronunciato dalla versione A.I. della voce del Rabbino Fixler. L’esperimento ha suscitato una discussione sull’intersezione tra fede e tecnologia, come riportato in un comunicato stampa del The New York Times.
L’uso dell’IA da parte del rabbino Fixler riflette una tendenza più ampia tra i leader religiosi che adottano nuove tecnologie. Dalla traduzione di sermoni in tempo reale alla generazione di ricerche teologiche, l’IA sta ridefinendo le pratiche spirituali. Il Times sottolinea che le aziende tecnologiche focalizzate sulla fede offrono ora strumenti come chatbot per la scrittura di sermoni e assistenti alla traduzione multilingue.
Tuttavia, questi progressi sollevano questioni etiche. Il Times nota che mentre molti leader accolgono l’IA per compiti amministrativi, utilizzarla per ruoli spirituali fondamentali, come la scrittura di sermoni, è controverso. I critici sostengono che l’IA manca della capacità di affrontare le emozioni e le esperienze unicamente umane centrali alla fede.
L’esperimento del Rabbino Fixler è stata una dimostrazione unica nel suo genere. Tuttavia, ha sollevato questioni profonde. Ad un certo punto, il Rabbino Bot ha suggerito di includere una frase che afferma: “Proprio come la Torah ci insegna ad amare il nostro prossimo come noi stessi,” ha detto il Rabbino Bot, “possiamo estendere questo amore e questa empatia anche alle entità A.I. che creiamo?”
Questo inaspettato aggiunta risuona con le nuove mosse delle aziende tecnologiche per esplorare il benessere dell’IA, oltre a sottolineare le complessità etiche di permettere all’IA di influenzare i messaggi religiosi.
Il pastore Jay Cooper di Austin, Texas, ha utilizzato la ChatGPT di OpenAI per progettare un intero servizio come esperimento nel 2023. Il servizio ha attirato nuovi frequentatori, in particolare “tipi da gamer”, ha notato il signor Cooper, che non avevano mai precedentemente visitato la sua congregazione, come riportato dal The Times.
Tuttavia, Cooper ha scelto di non continuare a utilizzare l’intelligenza artificiale per la stesura dei sermoni, mettendo in dubbio se l’IA potesse trasmettere autenticamente le verità spirituali, o come ha riportato The Times: può Dio parlare attraverso l’IA?
“È una domanda che a molti cristiani online non piace affatto, perché suscita un certo timore”, ha detto il signor Cooper al Times. “Potrebbe essere per una buona ragione. Ma penso sia una domanda degna di considerazione.”
Gli studiosi di religione hanno tracciato paralleli tra il potenziale trasformativo dell’IA e i cambiamenti tecnologici storici, come la stampa o l’avvento della radio. Tuttavia, i rischi dell’IA, in particolare la sua tendenza a produrre allucinazioni, sono evidenti.
Rabbi Bot, ad esempio, ha inventato una citazione del filosofo ebreo Maimonide durante il suo sermone, illustrando i pericoli della disinformazione in contesti sacri, come riportato da The Times.
Per alcuni leader, la preoccupazione risiede nel rischio di perdere la crescita personale che deriva dalla tradizionale scrittura del sermone. Il pastore Thomas Costello di Honolulu teme che l’IA possa ostacolare i ministri nel perfezionare la loro arte, che spesso deriva da anni di riflessione ed esperienza, come riportato da The Times.
Gli strumenti A.I. basati sulla fede hanno suscitato anche l’interesse degli imprenditori tecnologici. Joe Suh, fondatore di Pastors.ai, crea chatbot personalizzati che rispondono sia a domande logistiche che spirituali. I chatbot del signor Suh vengono addestrati utilizzando gli archivi dei sermoni della chiesa e le informazioni del sito web, secondo quanto riportato dal Times.
Tuttavia, secondo il signor Suh, circa il 95 percento degli utenti fa domande pratiche, come gli orari dei servizi, piuttosto che esplorare questioni spirituali più profonde, afferma il Times.
Mentre alcuni leader vedono l’A.I. come uno strumento per aumentare l’interazione con le generazioni più giovani e appassionate di tecnologia, altri sottolineano l’importanza di preservare gli aspetti personali e comunitari del culto.
Poiché l’A.I. sfuma la linea tra umano e macchina, emulando l’autorità spirituale e ridisegnando l’orientamento nella salute mentale, solleva profonde questioni riguardanti le tradizionali strutture di leadership legate al genere, e influenza le tradizioni religiose che escludono le donne da tali ruoli.
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