L’intelligenza artificiale affronta lo spreco alimentare nei campus: Il nuovo progetto della Georgia State riscuote successo

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L’intelligenza artificiale affronta lo spreco alimentare nei campus: Il nuovo progetto della Georgia State riscuote successo

Tempo di lettura: 3 Min.

Hai fretta? Ecco i Fatti Essenziali!

  • Il sistema di Intelligenza Artificiale della GSU ha ridotto gli sprechi alimentari nella mensa del 23% in quattro mesi.
  • Un’intelligenza artificiale denominata “Raccoon Eyes” analizza gli sprechi sui piatti per fornire dati in tempo reale al personale della mensa.
  • Il feedback degli studenti aiuta a perfezionare le porzioni, le scelte popolari e a ridurre gli sprechi.

Georgia State University (GSU) sta sfruttando l’intelligenza artificiale per affrontare lo spreco di cibo nelle sue mense universitarie, utilizzando un programma chiamato “Raccoon Eyes” per raccogliere dati e fare aggiustamenti in tempo reale, come riportato da ABC News.

Da quando è stata lanciata a gennaio, questa iniziativa ha ridotto con successo lo spreco di cibo nella mensa del 23%, ha dichiarato ABC News.
Raccoon Eyes” funziona catturando le immagini dei piatti posti su un nastro trasportatore dopo che gli studenti hanno terminato i loro pasti. Questo sistema alimentato da intelligenza artificiale analizza i contenuti, categorizza e pesa gli avanzi, quindi visualizza i dati su una dashboard online.

Il personale della mensa può monitorare queste informazioni per capire meglio le tendenze degli sprechi alimentari e adeguare di conseguenza le opzioni del menu, le porzioni e i metodi di servizio.

Erin Murphy, tirocinante per le iniziative di sostenibilità e studentessa alla GSU, ha sostenuto il progetto, ottenendo un finanziamento per portare la tecnologia nel campus, come riportato da ABC News.

Murphy ha notato alti livelli di spreco di cibo nella mensa e ha creduto che i dati in tempo reale potessero ispirare scelte più intelligenti e sostenibili sia tra gli studenti che tra lo staff, come riportato da ABC News.

Secondo Ivan Zou, co-fondatore di “Raccoon Eyes”, il sistema di intelligenza artificiale può identificare quali pasti vengono sprecati più spesso, permettendo all’università di apportare modifiche mirate, come riportato da ABC News.

Ad esempio, i dati hanno mostrato che il salmone veniva consumato in grande quantità, mentre le patatine fritte venivano spesso lasciate nei piatti. Questo tipo di analisi delle tendenze aiuta i servizi di ristorazione a perfezionare la loro offerta, riducendo lo spreco di cibi popolari ma spesso serviti in eccesso come pizza, pollo e patatine fritte.

Jennifer Wilson, direttore della sostenibilità della GSU, ha riferito che l’IA ha analizzato oltre 400.000 piatti da gennaio, con circa il 21% che conteneva sprechi alimentari, secondo quanto riportato da ABC News.

Il programma fornisce al team del ristorante dettagliate intuizioni, permettendo loro di affrontare problemi specifici, come il sovraservizio, che contribuiscono allo spreco alimentare.

L’iniziativa include anche un chiosco per il feedback degli studenti, dove i commensali possono condividere commenti come “mi dispiace per i miei rifiuti”. Questo feedback è stato prezioso per il personale del ristorante, aiutandoli a capire meglio le preferenze degli studenti e ad adattare le opzioni di pasto per ridurre ulteriormente gli sprechi, come riportato da ABC News.

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