Meta collabora con Reuters per le notizie in tempo reale nel Chatbot AI
Hai fretta? Ecco i Fatti Essenziali!
- Gli utenti accederanno ai contenuti di Reuters su molteplici piattaforme.
- Reuters sarà compensata per il suo giornalismo.
- Il portavoce di Meta ha evidenziato i miglioramenti nell’esperienza dell’utente.
Le segnalazioni indicano che Meta ha stabilito una partnership pluriennale con Reuters per integrare i suoi contenuti di notizie nel chatbot AI di Meta. Questo accordo, riportato per la prima volta da Axios, aiuterà il chatbot a fornire risposte in tempo reale alle domande sulle notizie e sugli eventi attuali.
A partire da venerdì, gli utenti del chatbot AI di Meta negli Stati Uniti avranno accesso a notizie e informazioni in tempo reale da Reuters quando chiedono informazioni sugli eventi attuali, nota Axios.
Axios sottolinea che Reuters sarà retribuita per l’accesso al suo giornalismo, ma non è chiaro se l’accordo includa una componente di licenza che permetta a Meta di utilizzare i contenuti di Reuters per addestrare il suo grande modello di linguaggio, Llama.
Il chatbot AI sarà disponibile su Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger, permettendo agli utenti di ricevere aggiornamenti sulle notizie. Quando gli utenti chiedono delle notizie, il chatbot farà riferimento agli articoli di Reuters e fornirà i link alla loro copertura, ha detto Axios.
Un portavoce di Meta ha detto ad Axios, “Stiamo sempre iterando e lavorando per migliorare i nostri prodotti, e attraverso la partnership di Meta con Reuters, Meta AI può rispondere alle domande relative alle notizie con riassunti e link ai contenuti di Reuters.”
“Anche se la maggior parte delle persone utilizza Meta AI per compiti creativi, approfondimenti su nuovi argomenti o assistenza su come fare, questa partnership aiuterà a garantire un’esperienza più utile per coloro che cercano informazioni sugli eventi attuali.”
Reuters non ha fornito alcun commento sulla partnership, secondo quanto riportato sia da The Verge che da Axios.
Allo stesso modo, OpenAI ha annunciato a maggio una partnership pluriennale con News Corp per accedere ai contenuti di importanti pubblicazioni come The Wall Street Journal e The New York Post.
Questo partenariato emerge in un contesto di crescenti tensioni nel panorama mediatico, come si è visto con The New York Times che esige che Perplexity, una startup di motori di ricerca AI, smetta di utilizzare i suoi contenuti senza permesso.
Mentre le tecnologie AI continuano a generare riassunti e intuizioni, gli editori sono sempre più preoccupati per la protezione dei loro contenuti e dei loro ricavi, temendo che un utilizzo non autorizzato possa minare i loro modelli di business.
L’integrazione rapida dell’IA nel giornalismo rappresenta sia un’opportunità significativa che una sfida profonda. Da un lato, partenariati come quelli tra Meta e Reuters o OpenAI e News Corp evidenziano una crescente consapevolezza della necessità dell’IA per fornire contenuti credibili, che possono migliorare la qualità delle informazioni fornite agli utenti.
Tuttavia, la crescente diffusione di riassunti generati da IA solleva preoccupazioni critiche per gli editori tradizionali. Man mano che gli strumenti di intelligenza artificiale diventano più capaci di produrre contenuti, c’è il rischio che gli utenti possano fare affidamento su questi riassunti invece di interagire con gli articoli originali, portando potenzialmente a una diminuzione del traffico e delle entrate per le organizzazioni di notizie.
In fin dei conti, il rapporto tra l’IA e il giornalismo è in evoluzione.
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