Meta lancia Movie Gen: strumento alimentato da intelligenza artificiale per la creazione di video

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Meta lancia Movie Gen: strumento alimentato da intelligenza artificiale per la creazione di video

Tempo di lettura: 4 Min.

  • Kiara Fabbri

    Scritto da: Kiara Fabbri Giornalista multimediale

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Hai fretta? Ecco i Fatti Veloci!

  • Movie Gen genera video fino a 16 secondi da prompt di testo e foto.
  • Sorgono preoccupazioni riguardo a possibili perdite di lavoro e abuso di contenuti generati da AI.
  • Meta prevede di integrare Movie Gen nelle app esistenti l’anno prossimo.

Meta ha annunciato oggi Movie Gen, una nuova generazione di video alimentata da intelligenza artificiale. Come riportato da The New York Times (TNYT), Movie Gen può generare un nuovo clip video, lungo fino a 16 secondi, a partire da un prompt di testo. Lo strumento può anche creare audio e modificare video esistenti in base ai prompt.

Il sistema consente inoltre agli utenti di caricare foto di se stessi e trasformarle in video in movimento. Produce video a 16 fotogrammi al secondo, sebbene alcuni video possano presentare difetti, come riportato da TNYT.

L’annuncio segue il rilascio da parte di OpenAI del suo modello di testo-a-video, Sora, e l’introduzione da parte di ByteDance di Jimeng AI. Tuttavia, l’accesso pubblico a Movie Gen non è ancora disponibile, come sottolineato da The Verge.

Bloomberg aggiunge che Movie Gen è attualmente accessibile solo a selezionati dipendenti interni e a pochi partner esterni, tra cui cineasti. Tuttavia, Meta prevede di integrare il prodotto nelle sue app esistenti nel corso del prossimo anno.

Meta sta rinviando il rilascio di Movie Gen a causa di diversi fattori, tra cui l’efficienza della tecnologia, come riportato da Bloomberg. Al momento, ci impiega troppo tempo – diversi minuti – per generare un video da un prompt di testo, il che è impraticabile per i consumatori generali, specialmente quelli che utilizzano dispositivi mobili, secondo Bloomberg.

Inoltre, Bloomberg evidenzia che Meta sta ancora affrontando preoccupazioni critiche in termini di sicurezza e responsabilità, come garantire che i video personalizzati non possano essere utilizzati per creare contenuti inopportuni o poco lusinghieri che coinvolgono altri senza il loro consenso.

Inoltre, gli esperti hanno espresso preoccupazioni sul fatto che la tecnologia potrebbe essere utilizzata per creare a basso costo disinformazione, rendendo più difficile distinguere i contenuti reali da quelli falsi online, nota TNYT.

TNYT sostiene che, sebbene aziende come OpenAI siano state caute nel rilasciare certe tecnologie di intelligenza artificiale a causa di questi rischi, Meta è stata più aperta, sostenendo che i pericoli non sono così rilevanti come possono sembrare.

Sebbene i grandi studi cinematografici utilizzino da tempo l’intelligenza artificiale per creare effetti cinematografici avanzati, i recenti sviluppi nell’intelligenza artificiale generativa hanno suscitato timori tra gli attori che la tecnologia potrebbe portare a perdite di lavoro, secondo The Washington Post (TWP).

Quest’anno, gli attori hanno scioperato, esprimendo preoccupazioni per l’uso incontrollato dell’IA che potrebbe eventualmente sostituire la necessità di attori. Mentre un nuovo accordo concede agli attori il controllo sulla replicazione vocale dell’IA, le preoccupazioni persistono ancora.

TWP riporta che, quando gli è stato chiesto di queste preoccupazioni, Al-Dahle, vicepresidente di Meta per l’IA generativa, ha dichiarato che gli strumenti di generazione video includeranno un marchio ad acqua per indicare che sono stati creati utilizzando l’IA.

Bloomberg riporta che gli esecutivi di Meta stanno ancora decidendo come implementare l’integrazione di Movie Gen, con l’obiettivo di incoraggiare più utenti a creare o modificare post video.

Bloomberg aggiunge che l’attenzione è concentrata sul rendere lo strumento piacevole per gli utenti, vantaggioso per i creatori e su incrementare l’interazione generale attraverso le app. Tuttavia, i dettagli specifici del prodotto sono ancora in fase di definizione.

WIRED riporta che i dettagli su quali dati Movie Gen sia stato addestrato rimangono poco chiari. Meta ha dichiarato che i modelli sono stati addestrati utilizzando una combinazione di set di dati con licenza e disponibili al pubblico.

Le fonti di questi dati – e il dibattito più ampio su ciò che è lecito raccogliere dal web – rimangono questioni controverse nello sviluppo degli strumenti di intelligenza artificiale generativa, ha sottolineato WIRED.

È ancora raro che le aziende rivelino quali specifici testi, video o clip audio sono stati utilizzati per costruire i principali modelli, ha notato WIRED.

Con l’evoluzione del panorama dell’IA, il lancio di Movie Gen solleva importanti questioni riguardo all’equilibrio tra innovazione e considerazioni etiche, in particolare alla luce delle continue preoccupazioni riguardanti la privacy, il consenso e il potenziale per un uso improprio.

I prossimi mesi saranno cruciali per Meta mentre affronta queste sfide, puntando a coinvolgere gli utenti in una nuova era di creazione di video.

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