L’Autorità Antitrust Italiana Avvia un’Indagine su Google e Alphabet

L’Agenzia Antitrust Italiana ha annunciato questo giovedì una nuova indagine contro Google e Alphabet, la sua società madre, riguardante l’uso dei dati personali dei cittadini attraverso i suoi servizi e piattaforme, e presunte pratiche commerciali ingiuste.

“La richiesta di consenso che Google sottopone ai suoi utenti per il collegamento dei servizi offerti potrebbe costituire una pratica commerciale ingannevole e aggressiva”, afferma il documento condiviso dall’agenzia italiana.

I regolatori italiani considerano il messaggio di consenso di Google “incompleto e fuorviante” e che gli utenti potrebbero scegliere di non partecipare se avessero più informazioni riguardo la raccolta di dati e l’associazione tra piattaforme nel messaggio di divulgazione.

Secondo PCMag, i servizi di Google—Chrome, YouTube, Google Play, ed altri— sono stati suddivisi dopo l’approvazione della Legge sui Mercati Digitali (DMA) a marzo, e gli utenti dell’Unione Europea devono scegliere di associare tutti i servizi.

Google ha inviato agli utenti un messaggio di consenso per collegare tutte le piattaforme con informazioni semplici e concise e un breve testo riguardante gli annunci pubblicitari, affermando che collegare tutte le piattaforme aiuterà a “misurare e migliorare la consegna degli annunci”.

Gli utenti hanno precedentemente discusso su Reddit il messaggio pop-up che hanno ricevuto da Google per collegare gli account e hanno condiviso opinioni diverse. “Un po’ imbarazzante. L’ho letto per la prima volta adesso e l’ho semplicemente accettato quando mi è apparso il prompt”, ha detto un utente. “Per fare l’avvocato del diavolo, collegare il servizio Google ha molto senso per molte persone. Penso che fornire l’opzione di rinuncia per le persone che se ne preoccupano sia ciò che conta veramente”, ha aggiunto un altro.

L’agenzia italiana indagherà il caso nei prossimi giorni. Secondo Reuters, secondo le leggi italiane, Google potrebbe affrontare multe che vanno da 5.000 a 10 milioni di euro per una violazione dei diritti dei consumatori. “Analizzeremo i dettagli di questo caso e lavoreremo in cooperazione con l’autorità”, ha dichiarato un portavoce di Google in una recente dichiarazione.