GIMP vs Photoshop: quale software è il migliore nel 2023?
GIMP è un editor di immagini gratuito e open-source. Mostrerà di essere altrettanto valido ed efficace rispetto all’alternativa leader nel settore – Photoshop? Ho sottoposto i due programmi a test approfonditi e ho realizzato un confronto diretto per capire quale sia il miglior software di editing.
Dopo alcune settimane di test, posso affermare con sicurezza che GIMP svolge un adeguato compito a livello di di miglioramento delle foto, di rimozione dello sfondo e di gestione degli schemi di colore. Non ho però trovato nessuna funzione di GIMP più rapida, precisa o intuitiva rispetto a Photoshop, chiaramente il programma migliore in assoluto. Photoshop presenta funzioni intelligenti, correzione del colore con un solo clic, strumenti di selezione multipla e utilizza l’intelligenza artificiale (IA) per determinate attività. Mette anche a tua disposizione 100 GB di spazio di archiviazione su cloud.
Potrai avere accesso illimitato a Photoshop – gratuito per 7 giorni e approfittare di questa opportunità per completare alcuni lavori di editing in attesa nella tua agenda.
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Sei di fretta? Ecco un riassunto con i vincitori delle diverse categorie
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Filtri ed effetti | Oltre agli oltre 18 gruppi disponibili, potrai combinare più filtri per memorizzare azioni di Photoshop da utilizzare ripetutamente. | Non sono presenti tanti filtri o effetti speciali come in Photoshop e possono risultare più difficili da utilizzare. |
Rimozione di oggetti indesiderati | Vari metodi intuitivi per rimuovere gli oggetti indesiderati. | La rimozione degli oggetti è possibile, ma più complessa. |
Strumenti di modifica avanzati | Un’ampia gamma di strumenti di taglio di precisione, compatibilità con immagini 3D, maschere, oggetti intelligenti, IA e molto altro ancora. | Sebbene uguagli Photoshop per quanto riguarda gli strumenti di selezione, non dispone di strumenti per la regolazione automatica, per le immagini 3D e per il riempimento dei contenuti. |
Stile di modifica | Modifiche non distruttive, impiega i livelli per separare ogni elemento e dispone di Adobe Sensei per la modifica con IA. | Modifiche di tipo distruttivo, funziona con i livelli, ma non è semplice quando un’immagine ne presenta tanti. |
Compatibilità con formato RAW | Il processore integrato Camera RAW ti consente di effettuare modifiche non distruttive. | Per poter operare con i file RAW dovrai installare un plugin di terze parti. |
Flusso di lavoro | Molteplici opzioni nell’area di lavoro per un accesso rapido agli strumenti necessari e numerose scorciatoie da tastiera. | Anche se potrai personalizzare alcuni elementi del pannello, non esiste un’opzione per creare vari tipi di area di lavoro. |
Modifica in blocco | Registra le Photoshop Actions e applicale a più immagini o file. | Dovrai utilizzare un’interfaccia CLI o scaricare un plugin di terze parti per eseguire modifiche su più immagini. |
Strumenti di collabo- razione |
Consenti ad altri utenti di visualizzare e modificare i tuoi progetti attraverso Creative Cloud. | Non sono presenti funzionalità di collaborazione in tempo reale. |
Compatibilità con i dispositivi | Funziona con PC, macOS e iPad e dispone di un’app mobile con alcune funzionalità di editing. | Funziona con PC, macOS e Linux. |
Facilità di utilizzo | Un’ampia selezione di video tutorial e guide passo a passo facilita l’apprendimento dell’utilizzo di strumenti e funzionalità. | Non è complesso come Photoshop, ma il numero di guide e tutorial non è così elevato. |
Assistenza clienti | Chat in tempo reale e virtuale, vasta knowledge base e un forum della comunità attivo. | Non esiste una chat in tempo reale e il software è gestito da volontari, quindi non sempre rispondono alle email. |
Prezzo | È più costoso di GIMP, ma include più prodotti Adobe e offre un eccellente rapporto qualità/prezzo. | Gratuito |
Prova gratuita | Prova gratuita di 7 giorni. | Non presente essendo un programma gratuito |
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Come ho testato e confrontato Photoshop e GIMP
Ho comparato Photoshop e GIMP in base a queste 13 categorie:
- Filtri ed effetti: prima di tutto, ho confrontato il numero di filtri e di effetti speciali disponibili in entrambi i programmi. Quindi ho applicato filtri ed effetti alle mie immagini per capire il processo e verificare i risultati.
- Rimozione di oggetti indesiderati: ho aperto una mia foto con Photoshop e GIMP e ho provato a rimuovere un oggetto sullo sfondo. Ho sperimentato diversi strumenti per vedere quali fornivano i risultati migliori e come veniva riempita l’area in cui si trovava l’oggetto.
- Strumenti di modifica avanzati: ho esaminato la barra di accesso rapido e quella dei menu per scoprire quali strumenti conteneva ciascun programma. Li ho anche confrontati per vedere se Photoshop o GIMP mi fornivano più possibilità di modifica dell’immagine.
- Stile di modifica: ho confrontato i metodi di modifica offerti da ciascun programma, se si tratta di operazioni distruttive o meno, la presenza di maschere, livelli, raster o vettoriali e molto altro ancora.
- Compatibilità con formato RAW: ho caricato i file RAW in ciascun programma per capire il processo e le potenzialità. Ho verificato le opzioni di editing e le modalità di conversione dei file in un formato standard, come JPG o PNG.
- Flusso di lavoro: durante la fase di test ho acquisito una buona comprensione del flusso di lavoro. Ho provato a regolare o personalizzare l’area di lavoro, a utilizzare le scorciatoie da tastiera e a spostare i pannelli per renderli più pratici.
- Modifica in blocco: ho realizzato un test della funzionalità di modifica in blocco su una cartella di 50 immagini. Alcune delle modifiche in batch da me provate comprendevano una variazione delle dimensioni dell’immagine, la conversione in un formato diverso e l’aggiunta di filtri.
- Strumenti di collaborazione: ho verificato se ogni programma disponesse di un sistema di archiviazione cloud integrato, quanto fosse semplice condividere le informazioni con altre persone e se potessero apportare modifiche, lasciare commenti e collaborare con me in tempo reale.
- Compatibilità con i dispositivi: ho confrontato i sistemi operativi con cui potrai scaricare ed eseguire Photoshop e GIMP. Ho anche controllato le specifiche richieste per i dispositivi per capire se era necessario un dispositivo speciale ad alta potenza o se potevo utilizzare un normale computer.
- Facilità di utilizzo: dopo aver scaricato entrambi i programmi, ho esaminato l’interfaccia utente, caricato le immagini ed effettuato alcune regolazioni rapide per verificare la facilità di utilizzo. Ho anche visitato i forum della comunità e osservato alcune esercitazioni guidate, per valutare se fossero davvero utili nell’apprendimento dei diversi strumenti e delle tecniche di editing.
- Assistenza clienti: ho cercato di trovare risposte alle domande tecniche. Ho verificato le diverse modalità di contatto con l’assistenza clienti e il tempo necessario per ottenere una risposta.
- Prezzo: ho dovuto stabilire se un software gratuito sia automaticamente più conveniente di un’opzione a pagamento.
- Prova gratuita: ho verificato l’esistenza di una versione di prova gratuita. In caso affermativo, ho confrontato la durata, l’eventuale presenza di limitazioni e cosa succede al termine del periodo di prova gratuita. Se solo un programma prevede la prova gratuita, si aggiudica automaticamente la categoria.
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1. Filtri ed effetti: Photoshop presenta più filtri e opzioni di personalizzazione
Entrambi i programmi dispongono di un’ampia selezione di filtri ed effetti, ma Photoshop offre un maggior numero di opzioni e migliori possibilità di scelta. All’interno dei 18 gruppi di filtri, potrai trovare diverse opzioni di personalizzazione da applicare a ciascuno di essi per ottenere il risultato desiderato. È possibile regolare il livello di sfocatura, scegliere il grado di pixel del livello, aggiungere un filtro stile pittura a olio o pellicola sbiadita e molto altro ancora. Apprezzo molto la possibilità di visualizzare l’anteprima del filtro e il suo aspetto, prima di applicarlo all’immagine.

Potrai anche combinare più filtri per crearne uno unico da applicare alle tue immagini. Se intendi riutilizzare il filtro per altri progetti, potrai registrare i passaggi e creare una Photoshop Action. A quel punto basterà applicare l’azione ogni volta che lo desideri.
Le opzioni relative agli effetti speciali sono il punto di forza di Photoshop. Potrai aggiungere fiamme, rendere un oggetto o una persona come se galleggiassero, aggiungere una miniatura tipografica all’interno di un’immagine, creare effetti di luce e molto altro ancora. Potrai anche aggiungere ombre, distorcere o ruotare l’immagine, creare una figura speculare e cambiare specifici colori. Anche se alcuni di questi effetti potranno richiedere un po’ di tempo per essere imparati, sono disponibili molte guide passo a passo per aiutarti.

GIMP dispone di una discreta selezione di filtri, ma non offre la stessa capacità creativa di Photoshop. Uno dei problemi principali è l’assenza di un pulsante di anteprima, per cui se non riuscirai a ricordare i diversi filtri ed effetti, dovrai continuare a provare finché non troverai quello giusto. Anche se avrai la possibilità di combinare più filtri, non esiste un’opzione per salvarli come nel caso di Photoshop.
Nel campo degli effetti speciali, GIMP è molto indietro rispetto a Photoshop. È infatti carente non solo in termini di qualità e quantità, ma anche nell’applicazione degli effetti offerti, poiché può richiedere molti tentativi ed errori, con il conseguente dispendio di tempo.
Photoshop dimostra di rappresentare lo standard del settore per quanto riguarda i filtri digitali e gli effetti speciali, mentre GIMP fatica a tenere il passo. Potrai provare Photoshop gratuitamente per 7 giorni e provare ad aggiungere filtri ed effetti alle tue immagini, per verificare se soddisfano le tue esigenze.
Vincitore filtri ed effetti: Photoshop
2. Rimozione di immagini indesiderate: Photoshop dispone di diversi strumenti e di IA per ottenere i migliori risultati
Photoshop dispone di quattro Healing Tools personalizzabili per manipolare un’immagine e rimuovere diversi tipi di oggetti, imperfezioni o persone, mentre GIMP ne prevede solo uno. Oltre agli Healing Tools, Photoshop offre diversi strumenti di selezione accurata per tagliare gli oggetti indesiderati. La funzionalità Adobe Sensei IA può sostituire il cielo, cambiare lo sfondo e rimuovere le imperfezioni dai soggetti dell’immagine.
Una volta rimosso un oggetto, Photoshop utilizza diversi metodi per riempire lo spazio vuoto. I pennelli di tipo Healing dispongono di diverse opzioni IA, come Content-Aware Fill, Create Texture e Proximity Match, in grado di ispezionare i pixel intorno allo spazio vuoto e di riempirlo automaticamente. Potrai anche miscelare manualmente le immagini, utilizzare lo strumento Clone per copiare una sezione da un’area diversa dell’immagine, o impiegare uno degli effetti speciali per creare un aspetto differente. Se crei un nuovo livello per riempire lo spazio, non correrai il rischio di apportare modifiche indesiderate all’immagine principale.



Anche se GIMP dispone a sua volta di un Healing Brush per la rimozione degli oggetti indesiderati, non è all’altezza di quello offerto da Photoshop. Un problema importante è l’assenza di uno strumento IA integrato, come Content Aware, per riempire gli spazi vuoti. Dovrai invece scaricare e installare un plugin di terze parti per completare il processo.
Poiché non esiste la funzione Content-Aware, ho dovuto selezionare l’intera area intorno all’immagine oltre all’oggetto eliminato.
Il risultato non è stato molto convincente.

Un altro svantaggio dell’utilizzo di GIMP per la rimozione di oggetti indesiderati è rappresentato dalla modifica distruttiva, a differenza dello stile a livelli di Photoshop. Sono presenti metodi per creare maschere e livelli aggiuntivi e convertirla in una modifica non distruttiva, ma questo comporta passaggi aggiuntivi e un processo di modifica difficoltoso.
Nel complesso, Photoshop dispone di un maggior numero di strumenti per la rimozione degli oggetti indesiderati ed è molto più facile da utilizzare rispetto a GIMP. Utilizza la prova gratuita di 7 giorni per ripulire le tue immagini e sbarazzarti di tutti gli oggetti indesiderati.
Vincitore rimozione di oggetti indesiderati: Photoshop
3. Strumenti di modifica avanzati: solo Photoshop ti garantisce il controllo completo sulla manipolazione dei pixel
Photoshop presenta (di gran lunga) una migliore selezione di strumenti di editing avanzati. Il software è specializzato nella manipolazione pixel, perfetto per alterare l’immagine secondo le mie esigenze.
Sono presenti molteplici strumenti come bacchetta magica, curve, maschere e livelli. Dispone inoltre di un’ampia selezione pensata per la modifica di immagini 3D. Una delle funzioni più importanti di Photoshop è rappresentata dagli strumenti di selezione. Anche se possono sembrare elementari, questi cinque strumenti permettono di ritagliare oggetti, aggiungere ombre, rimuovere imperfezioni o specificare un’area su cui applicare effetti speciali, il tutto con la massima precisione.
La maggior parte degli strumenti di modifica si trova nella barra laterale sinistra. La presenza di una piccola freccia nell’angolo in basso a destra indica la disponibilità di altre opzioni speciali. In questo modo ho risparmiato molto tempo quando ho avuto bisogno di questi strumenti, non dovendoli cercare nel menu in alto.

Oltre agli strumenti manuali, Photoshop dispone di strumenti avanzati di IA in grado di gestire attività di editing complesse. Il Neural Filter può apportare modifiche all’aspetto di una persona, come per esempio trasformare un sorriso in un’espressione corrucciata, modificare la pettinatura, regolare le sopracciglia o sistemare lo spazio tra gli occhi.
Potrai anche utilizzare l’IA per modificare l’aspetto del cielo in pochi clic. Nell’esempio qui sotto, volevo mantenere i colori brillanti eliminando il sole. Photoshop seleziona automaticamente il cielo e offre tre categorie: Blue Skies, Spectacular e Sunset. Una volta scelto il cielo di mio gradimento, l’intelligenza artificiale ha abbinato i pixel alla fotografia originale, ottenendo un’immagine impeccabile.


GIMP dispone di strumenti di modifica decenti per piccoli progetti. Se avrai bisogno di rimuovere un’imperfezione, raddrizzare un’immagine o attenuare/sfumare/schiarire i colori, troverai strumenti semplici e di facile utilizzo.

GIMP non è comunque all’altezza quando si tratta di manipolare i pixel. Sono presenti soltanto tre strumenti di selezione e risultano tutti piuttosto elementari.
GIMP non è paragonabile a Photoshop quando si deve automatizzare una modifica, poiché l’IA non è presente. Per effettuare la stessa sostituzione del cielo eseguita con Photoshop sarebbe necessario un difficile processo in 10 fasi, e avrei bisogno di un grafico del cielo che voglio aggiungere. Non solo si tratta di un processo noioso, ma poiché GIMP lavora con modifiche distruttive, un errore può costituire un problema.
Vincitore strumenti di modifica avanzati: Photoshop
4. Stile di modifica: i livelli di Photoshop funzionano meglio di quelli di GIMP e le modifiche non sono distruttive
Photoshop vanta uno stile di editing impeccabile per realizzare progetti di grandi dimensioni senza rallentamenti. I due programmi di editing sono entrambi dotati di livelli, ma le somiglianze finiscono qui. L’utilizzo dei livelli in Photoshop è un modo per separare ogni elemento. Potrai spostarli, modificarne le dimensioni, aggiungere colori, ombre, effetti e le modifiche non influiranno su nessun altro livello. In una singola immagine, potrai aggiungere più di 8.000 livelli.
L’IA è un altra efficace tecnica di modifica disponibile solo con Photoshop. Dovrai soltanto spostare un cursore a destra o a sinistra per ottenere il risultato desiderato. Mi piace molto utilizzare il Neural Filter per modificare facilmente l’aspetto di una persona. Potrai anche inserire o cambiare colori, rimuovere le imperfezioni e aggiungere il trucco. Come avviene con le modifiche basate sui livelli, anche queste non sono distruttive, per cui ho potuto sperimentare diversi look fino a quando non ho trovato quello desiderato.


GIMP è prevalentemente un programma di editing distruttivo. Esistono alcune eccezioni e soluzioni alternative per effettuare modifiche non distruttive, ma non sono chiaramente definite e dovrai sapere esattamente come comportarti per poterle impostare.
I livelli di GIMP sono molto semplici e limitati a 425 per immagine. Non esiste la possibilità di aggiungere livelli di regolazione, rendendo ancora più difficile il passaggio a un flusso di lavoro non distruttivo. Un altro problema da me riscontrato è l’impossibilità di selezionare più livelli. Per spostare più livelli contemporaneamente è necessario collegarli o raggrupparli. Non rappresenta un problema quando si lavora su un piccolo progetto con pochi livelli, ma nel caso di un progetto di grandi dimensioni, potrà causare molti inconvenienti.
Vincitore stile di modifica: Photoshop
5. Compatibilità con formato RAW: solo Photoshop è in grado di modificare le immagini in formato RAW
Uno dei principali aggiornamenti recenti di Photoshop è stata l’integrazione di Camera RAW. Ho potuto caricare un file RAW direttamente in Photoshop e Camera RAW si è aperto automaticamente. Ho quindi potuto accedere a tutti gli strumenti necessari per apportare modifiche al bilanciamento del colore, gradazione, ottica, geometria, effetti, curve e calibrazione. Una volta apportate le modifiche desiderate, il software ha trasformato l’immagine in uno Smart Object, aggiungendola alla mia abituale area di lavoro.

Quando ho provato a caricare la stessa immagine su GIMP, ho ricevuto un messaggio di errore. Ho dovuto individuare un plugin di terze parti, installarlo su GIMP e riprovare.

Photoshop è il vincitore indiscusso di questa categoria, e non solo perché è l’unico programma a supportare nativamente il formato RAW. Le sue funzionalità di modifica mantengono l’elevato standard di Photoshop, per cui le tue immagini avranno l’aspetto desiderato prima di essere convertite e aggiunte all’area di lavoro.
Vincitore compatibilità con formato RAW: Photoshop
6. Flusso di lavoro: Photoshop offre spazi di lavoro multipli e tante scorciatoie da tastiera per aumentare la produttività
Anche se entrambi dispongono di una struttura predefinita molto simile, Photoshop è un programma decisamente più intuitivo e consente di ottimizzare il flusso di lavoro. Photoshop dispone di sei opzioni di area di lavoro, ognuna delle quali privilegia strumenti diversi in base alle tue esigenze. Offre inoltre la possibilità di personalizzare l’area di lavoro stessa.

Nonostante la presenza di numerose scorciatoie da tastiera, ho potuto aumentare la mia produttività memorizzando gli strumenti e le funzioni principali da me utilizzate. Sono disponibili scorciatoie per il menu dell’applicazione, dei pannelli, degli strumenti e delle aree di attività.
Photoshop è inoltre dotato di 100 GB di spazio di archiviazione cloud integrato. In questo modo potrai lavorare da qualsiasi luogo e condividere i tuoi progetti con clienti o colleghi, aumentando il flusso di lavoro e prevenendo rallentamenti.
GIMP presenta un unico modello di spazio di lavoro, anche se è molto personalizzabile. Ho riorganizzato i pannelli ancorati sulla destra in modo da vedere solo gli strumenti di cui avevo bisogno. Dispone anche di alcune scorciatoie, ma non tante come quelle di Photoshop.
Un problema importante per il flusso di lavoro è l’assenza di integrazione con il cloud. Limita il mio spazio di lavoro a quello del computer o del portatile, rallentando decisamente il progresso del mio progetto.
Non farti ostacolare da un flusso di lavoro poco intuitivo. Richiedi la tua prova gratuita di 7 giorni per iniziare a familiarizzare con Photoshop.
Vincitore flusso di lavoro: Photoshop
7. Modifica in blocco: Photoshop vanta un sistema facile da utilizzare – GIMP si affida a plugin di terze parti
Photoshop è un software di livello superiore in materia di modifica in blocco. Dispone di uno strumento di automazione intuitivo per implementare le stesse modifiche su numerose immagini. La funzionalità di Photoshop chiamata Actions ti consente di registrare una serie di modifiche e di salvarla, in modo da non dover ripetere gli stessi passaggi la prossima volta che desidererai applicare lo stesso filtro o lo stesso effetto. Potrai utilizzare le Actions per modificare molteplici immagini. Ho trovato la funzione molto utile quando desidero mantenere lo stesso stile o la medesima combinazione di colori, ricercando la coerenza tra più progetti. Photoshop presenta anche una vasta gamma di azioni predefinite da applicare a un gruppo di immagini.
Quando apri l’interfaccia di modifica in blocco, seleziona l’azione e le immagini, premi OK e Photoshop eseguirà l’intero processo in automatico. L’unico inconveniente è l’assenza di un’opzione di anteprima, per cui non potrai valutare l’aspetto dell’immagine se non al termine dell’automazione. Le modifiche non sono distruttive, quindi se il risultato finale non dovesse essere di tuo gradimento, potrai sempre annullare l’intero processo, anche se potrebbe richiedere tempo.

Ho cercato lo strumento di modifica in blocco su GIMP e l’unica opzione disponibile è quella di utilizzare l’interfaccia a riga di comando. Ho dovuto scrivere alcuni comandi di codice per eseguire modifiche su più immagini.

Era troppo impegnativo per me e ho dovuto cercare un’altra soluzione. Ho scoperto un plugin di terze parti chiamato BIMP che gestisce l’editing in blocco per GIMP, ma non è affatto una soluzione perfetta. Il mio antivirus ha segnalato il download e ho avuto problemi ad aggiungere i filtri da applicare a un gruppo di immagini.
Per quanto riguarda la modifica in blocco, Photoshop è la scelta vincente. Anche se non è perfetto, non ho bisogno di sapere come scrivere codice CLI, mi basta selezionare l’azione e automatizzare il processo.
Vincitore modifica in blocco: Photoshop
8. Strumenti di collaborazione: solo Photoshop permette di lavorare con altre persone da qualsiasi luogo
Photoshop dispone di eccellenti strumenti di collaborazione, mentre GIMP ne è completamente sprovvisto. Uno dei molti vantaggi di utilizzare Photoshop è la possibilità di accedere ad Adobe Creative Cloud. Ogni account Photoshop è dotato di 100 GB di spazio di archiviazione cloud, essenziale per una collaborazione in tempo reale.
Apprezzo particolarmente che il salvataggio di un documento o di un progetto nel cloud comporti il mantenimento di ogni singolo livello. In questo modo è possibile condividere i progetti e consentire il controllo completo della modifica ai miei colleghi, oppure limitare l’accesso ai commenti. Il cloud crea anche link di revisione, quindi ne ho inviato uno ai clienti che permetteva loro di accedere alla visualizzazione, in modo da poter esprimere un giudizio.
Tutte le modifiche vengono automaticamente trasferite nel cloud. Se lavori offline, le modifiche verranno salvate alla successiva connessione alla rete.
Creative Cloud dispone anche di una sezione dedicata alle librerie. Qui potrai caricare gli elementi destinati all’utilizzo da parte di tutto il gruppo di lavoro. Potranno accedervi da qualsiasi luogo e aggiungerli facilmente ai progetti o ai documenti.

GIMP non possiede una funzionalità cloud integrata o un’opzione per la collaborazione in tempo reale. Pertanto Photoshop diventa l’unica scelta possibile se lavori con altri e desideri ricevere risposte immediate, aiuto o condividere il lavoro di editing.
Vincitore strumenti di collaborazione: Photoshop
9. Compatibilità con i dispositivi: Photoshop è compatibile con numerosi dispositivi e dispone di un’app mobile
Photoshop e GIMP dispongono di app per PC e macOS, ma solo Photoshop ne prevede una per iPad. Il pacchetto di Photoshop include Photoshop Express, un’app mobile per Android e iOS. Anche se non ti fornisce l’accesso all’intera gamma di strumenti e funzionalità, potrai eseguire alcune modifiche di base e regolazioni del colore. Dispone inoltre di strumenti integrati per la condivisione delle tue foto digitali sui social media.
Mi piace la presenza di uno spazio di archiviazione cloud integrato in Photoshop, grazie al quale non sono vincolato a un unico dispositivo. Posso passare senza problemi dal PC a casa al Mac al lavoro e all’iPad in vacanza. E aprire i file su tutti i miei dispositivi senza dover convertire i formati o scaricare software aggiuntivo.
GIMP non prevede alcuna compatibilità con i dispositivi mobili e non risulta essere in programma il rilascio di un’app nel prossimo futuro. L’unico tipo di dispositivo funzionante con GIMP è Linux.
Se non utilizzi Linux, Photoshop è l’opzione migliore per la compatibilità con i dispositivi. Provalo gratuitamente per 7 giorni e verifica il suo funzionamento su tutti i tuoi dispositivi.
Vincitore compatibilità con i dispositivi: Photoshop
10. Facilità di utilizzo: Photoshop è più complesso, ma dispone di un maggior numero di tutorial e guide
Photoshop e GIMP sono programmi complessi con molti strumenti e funzionalità. Photoshop è più facile da utilizzare perché, nonostante disponga di un maggior numero di strumenti, sono disponibili innumerevoli video tutorial e guide per accelerare il processo di apprendimento. Se sei agli inizi e hai bisogno di capire gli strumenti di base, o se hai già utilizzato Photoshop o altri programmi di editing e vuoi apportare modifiche avanzate, potrai trovare rapidamente l’aiuto di cui hai bisogno.

Oltre ai video tutorial, esiste una sezione di apprendimento integrata all’interno del software per guidarti attraverso diversi tipi di modifiche. Un’altra possibilità di apprendimento è rappresentata dai forum di Photoshop. Ho ricevuto risposte a domande sull’editing, ho letto le utili osservazioni di altri utenti e ho ricevuto consigli su come migliorare una grafica da me postata.
GIMP non dispone di una vasta libreria di strumenti e funzionalità ed è più facile da utilizzare. Non dispone però di guide per l’apprendimento delle tecniche di editing complesse o per l’utilizzo dei diversi strumenti. Per padroneggiarli saranno necessari molti più tentativi ed errori, un processo lungo e dispendioso.
Nel complesso, Photoshop è un programma più impegnativo, ma risulta più facile da utilizzare grazie alla grande quantità di risorse. La prova gratuita di 7 giorni è un’ottima opportunità per imparare a lavorare con Photoshop prima di decidere se procedere con un piano di abbonamento a pagamento.
Vincitore facilità di utilizzo: Photoshop
11. Assistenza clienti: Photoshop offre assistenza 24/7 mentre GIMP si affida ai volontari
Photoshop ha un vero e proprio servizio di assistenza clienti, mentre GIMP cerca di aiutarti quando possibile. La differenza nel servizio clienti tra questi due programmi rispecchia la differenza generale. Photoshop è di proprietà e gestito da Adobe. Dispone di una chat in tempo reale disponibile 24/7, di assistenza tramite email con tempi di risposta rapidi e di diversi forum sottoposti a moderazione.
Un gruppo di sviluppatori volontari gestisce GIMP. Sono onesti nell’affermare di non poter gestire un carico pesante di email di supporto ai clienti, per cui risponderanno quando avranno la possibilità.
Vincitore assistenza clienti: Photoshop
12. Prezzo: GIMP è gratuito, ma ottieni il valore corrispondente
Quando si parla di costi, GIMP è in chiaro vantaggio, ma bisogna sempre ricordare che si ottiene ciò per cui si paga. Il software è gratuito e gestito da un gruppo di volontari. Dovrai quindi limitare le tue aspettative e non aspettarti aggiornamenti frequenti, i migliori strumenti, gli ultimi progressi tecnologici o una valida assistenza clienti.
Dall’altra parte della bilancia troviamo Photoshop. Si tratta di un software di fascia alta con costi di abbonamento mensili o annuali. Gli strumenti e le funzionalità sono tuttavia le migliori disponibili. Quando sottoscrivi un abbonamento a Photoshop ottieni anche:
- Adobe Fresco
- Photoshop Express
- Photoshop Camera
- Adobe Express
- Creative Cloud Libraries
- Adobe Fonts
- Camera RAW
- 100 GB di spazio di archiviazione cloud
Tenendo conto di tutto, GIMP è senza dubbio l’opzione più economica, ma Photoshop ti offre un miglior rapporto qualità/prezzo.
Vincitore prezzo: GIMP
13. Prova gratuita: Photoshop ti offre una prova gratuita di 7 giorni
Anche se Photoshop non può competere con GIMP per quanto riguarda il prezzo, offre una prova gratuita di 7 giorni, illimitata e con tutte le funzionalità disponibili. Un tempo utile per esplorare il programma, imparare a sfruttare i diversi strumenti, realizzare prove con le esercitazioni integrate e modificare ed esportare alcune immagini.
Photoshop richiede i dati di una carta di credito per iniziare la prova, ma se cancellerai il tuo account prima della fine del settimo giorno, non ti verrà addebitato nulla. Questa categoria è vinta in automatico poiché GIMP, essendo un programma senza costi, non può offrire una prova gratuita.
Vincitore prova gratuita: Photoshop
E il vincitore è… Photoshop (ha vinto in tutte le principali categorie)
Photoshop ha dominato questo confronto diretto. Anche nelle aree in cui GIMP è decisamente valido, Photoshop è stato semplicemente migliore. Dispone di una collezione di strumenti più efficace, di un maggior numero di funzionalità, di un’interfaccia più intuitiva e di una maggiore facilità di utilizzo nel lungo periodo, grazie a un’ampia raccolta di video tutorial.
L’unico punto a favore di GIMP è il prezzo. Il software open-source è gratuito al 100%, ma ricorda che otterrai quello per cui hai pagato, ovvero un editor digitale a volte frustrante, basato su software di terze parti non perfettamente funzionanti e incapace di fornire alle tue immagini l’aspetto desiderato.
Vincitori delle categorie
- Filtri ed effetti: Photoshop
- Rimozione di oggetti indesiderati: Photoshop
- Strumenti di modifica avanzati: Photoshop
- Editing Style: Photoshop
- Compatibilità con formato RAW: Photoshop
- Flusso di lavoro: Photoshop
- Modifica in blocco: Photoshop
- Strumenti di collaborazione: Photoshop
- Compatibilità con i dispositivi: Photoshop
- Facilità di utilizzo: Photoshop
- Assistenza clienti: Photoshop
- Prezzo: GIMP
- Prova gratuita: Photoshop
Se ancora non sei sicuro e pensi di poterti sentire sopraffatto da tutte le funzionalità di Photoshop, potrai cominciare gratuitamente con una prova di 7 giorni. Sarai in grado di imparare attraverso i tutorial offerti nell’app di Photoshop, di guardare i video e di esercitarti con diverse tecniche di editing prima di impegnarti in un piano mensile o annuale.
Vincitore assoluto: Photoshop